Recensione Libro “Folle estate”

Citazione “Ogni delinquente preferisce determinati crimini, o perché li giudica meno rischiosi, oppure perché li trova più redditizi.”
Folle estate
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Di cosa parla “Folle estate” di Giulio Pinto

“Folle estate” dello scrittore esordiente Giulio Pinto è un romanzo che va capito, che deve essere letto con la predisposizione ad addentrarsi nelle storie. Nel libro non si racconta solo di una vita ma di tante e tutte meritano attenzione.

Silva e Samule sono i protagonisti di “Folle estate”. Silvia è un’insegnante e Samuele è un poliziotto. Tutti e due molto concentrati su ciò che accade, ma spesso sono costretti a superare il limite della legalità.

Insieme vivranno un amore fuori dal comune e pieno di avvenimenti che segneranno il loro percorso. Hanno due passioni diverse, lei per i cavalli da corsa, lui per la Juve e parlando di questi sport, lo scrittore Giulio Pinto mette in risalto tutti gli aspetti negativi che sporcano l’ambiente.

Ma il libro “Folle estate” non è solo questo, anzi il tutto è inserito in un contesto più grande e importante, quello del rapimento di un bambino, e narra le vicende delle Brigate Rosse, del rapimento di Aldo Moro, della Banda della Uno Bianca, tutti avvenimenti che hanno segnato le sorti e le anime del nostro paese.

Insomma “Folle estate” è un libro popolato da personaggi bizzarri, affrontato dallo scrittore con ironia, ma lasciando spesso la narrazione nelle mani dei fatti che hanno cambiato il corso della storia in Italia, dando al lettore, così, uno spunto per riflettere sulla corruzione del paese e su tutto il marcio che ha preso forma nella quotidianità.

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Redazione - Recensione Libro.it

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