Recensione Libro.it intervista Alessandro Barberis autore del libro Morning glory

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Alessandro Barberis
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Morning glory di Alessandro BarberisIntervista allo scrittore Alessandro Barberis

1. Dovendo riassumere in poche righe il senso del tuo libro Morning glory, cosa diresti?

Ho sempre associato la lettura ad un viaggio con la mente, poiché, di qualunque genere sia il libro, porterà sempre ad azionare l’immaginazione. Quindi ho voluto approcciare proprio questo genere di discorso, cercando di far impersonare il lettore portandolo a capire e scoprire il viaggio del protagonista sia a livello fisico, sia a livello mentale.

2. Da dove nasce l’idea che ti ha indotto a scrivere questa storia in cui la droga altera lo stato del protagonista e la vita lo induce a riflettere sui propri comportamenti?

Nasce dal fatto che, da che ne abbia memoria, io sia una persona empatica e mi sia spesso ritrovato a capire sentimenti e situazioni altrui. Il fatto di riflettere sulla vita delle altre persone, mi ha portato ad un’analisi di me stesso ed ho voluto creare in queste pagine, attraverso la realtà creata dalla droga e quella vissuta dal protagonista, la divisione che è presente in me: da una parte il sognatore, dall’altra il cinico.

3. Da quali elementi sei partito per scrivere questo libro?

Per la parte narrativa, mi sono basato su alcuni aspetti di vita ed altri di fantasia. Sono stato ad Amsterdam tre volte ed ho avuto modo di conoscerla. Poi mi sono documentato guardando film, leggendo libri e notizie sul web cercando di riempire il racconto con più riferimenti possibili, partendo proprio dal titolo. Molti non lo sapranno, ma Morning Glory oltre ad essere un famoso brano degli Oasis, è una pianta i cui semi contengono il principio attivo dell’LSA, che ha proprietà allucinogene.

4. Cosa vorresti che il lettore riuscisse a comprendere leggendo questa storia?

Leggendo la storia vorrei far capire al lettore, dando possibilità di impersonarsi a tratti, che il protagonista ha, nonostante alcuni aspetti che caratterizzano la storia, problemi come tutti. Messo di fronte ai suoi errori cerca comunque, a volte magari sbagliando e trovandosi in situazioni che sfuggono persino al suo controllo, di tirare fuori il carattere e trovare sempre una soluzione.

5. Se Alessandro Barberis dovesse utilizzare tre aggettivi per definire il suo libro, quali userebbe?

Divertente, riflessivo, arrapante.

6. Perché credi che si debba leggere Morning glory?

I miei obiettivi una volta terminato il libro erano che fosse una lettura piacevole e scorrevole, che non fosse mai scontato dando al lettore l’impressione del “colpo di scena” in ogni capitolo e che invogli alla lettura del seguito di questo racconto. Devo ammettere che fino ad adesso sono stato fortunato, le persone che l’hanno acquistato hanno riscontrato tutti e tre questi aspetti.

7. Da dove nasce la passione per la scrittura?

La passione per la scrittura in realtà nacque quasi in contemporanea alla nascita di un’altra mia grande passione: il canto. Ho iniziato scrivendo i testi delle canzoni che suonavo con la mia band, poi ricordo che durante l’anno della maturità, il mio professore di italiano mi fece notare che avevo talento, mostrato in particolar modo anche nella prova del tema dove ottenni il voto più alto di tutta la mia classe. Da quel momento iniziai tra alti e bassi a scrivere pensieri, poesie fino a quando ci fu una svolta nella mia vita che mi portò ad iniziare a scrivere Morning Glory.

8. Hai nuovi progetti in vista? Stai scrivendo un nuovo libro? Puoi anticiparci qualcosa?

Assolutamente sì. Non voglio rovinare nulla a chi deve ancora leggere il libro, ma sto preparando il seguito, partendo proprio da dove è finito il primo.

9. Qual è il romanzo che ha “rivoluzionato” la tua vita conducendoti alla scrittura?

In realtà non c’è un singolo romanzo che abbia “rivoluzionato la mia vita”. Sicuramente però posso dire di avere una predilezione in particolar modo per Charles Bukowski, ma in generale comunque anche per gli artisti della beat generation come Kerouac e Ginsberg.

10. Quale libro non consiglieresti mai a nessuno?

Non esiste. Io penso che un libro debba essere preso come tale, quindi un modo per immergersi nelle parole tra le pagine, qualunque sia l’argomento.
Siamo in sette miliardi su questo pianeta, quindi sette miliardi di storie e teste differenti. Non ci si può aspettare che tutti la pensino nella stessa maniera e di conseguenza non tutti avranno gli stessi gusti. Ci saranno persone a cui piacerà il mio libro, altre a cui non piacerà, ma se qualcuno arriva a leggerlo è perché mi sono messo in gioco. Come l’ho fatto io, l’ha fatto chiunque abbia scritto un libro, e merita una possibilità.

11. Adesso è arrivato il momento per porti da solo una domanda che nessuno ti ha mai fatto, ma a cui avresti sempre voluto rispondere…

Per la domanda citerò una canzone dei Pixies: Where is my mind?

Ovvero “Dove è la mia mente?”.
La mia mente è in perenne viaggio. Si pone tante mete, senza mai averne una fissa.
Sto cercando di vivere al meglio le mie passioni e penso di riuscirci, ma com’è normale che sia per l’animo umano, sono sempre alla ricerca di migliorarmi e di concentrarmi su progetti futuri e continue svolte.
Che dire, vi auguro una buona lettura per Morning Glory e mi raccomando, restate sintonizzati, ci vediamo per il secondo libro!

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Recensione scritta da

Redazione - Recensione Libro.it

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