Recensione Libro.it intervista Aurora Gray autrice del libro “Finalmente ti ho trovata”

Intervista alla scrittrice Aurora Gray.
Finalmente ti ho trovata
In questa pagina sono presenti link affiliati

1. Per iniziare… raccontaci qualcosa di te, qualcosa che vorresti che i nostri lettori sapessero prima di entrare in contatto con il libro che hai scritto.

Aurora Gray è uno pseudonimo. Secondo l’autrice, infatti, “Non è importante che le persone sappiano chi sono, tentando di rintracciare nelle pieghe della mia vita le motivazione per le quali ho scritto questo romanzo. Non ho mai compreso, infatti, gli scrittori che hanno messo, al primo posto, se stessi, ostentando un egocentrismo esagerato. Preferisco agli autori le loro storie, i loro personaggi e ciò che, dalle loro esperienze, posso apprendere. Così è per i miei protagonisti: vivono al di fuori di me stessa, immersi in un mondo che esiste tra le righe del romanzo.”

2. Dovendo riassumere in poche righe il senso del libro “Finalmente ti ho trovata” cosa diresti?

L’amore è facile. Non è ricco di ostacoli, complesso o travagliato. E’ semplice. Il sentimento più semplice che conosciamo.
Incontrare la cosiddetta “anima gemella” può esser più complicato, soprattutto in un periodo come questo nel quale la crisi sentimentale dei rapporti è particolarmente accentuata. Tuttavia, una volta incontrata, l’unione che si formerà tra i due cuori predestinati sarà inevitabile e indistruttibile.

Sembrano frasi banali ma questi sono i messaggi che ho voluto trasmettere attraverso la storia vera di Aurora e Bruno. Tutto ciò che non è amore e si confonde come tale, quindi, può creare quei turbamenti, angosce, rancori, rimorsi e sofferenze proprie di un’anima ferita.
E’ da quell’amore malato che tento di proteggere il lettore: non confondete la passione momentanea per il vero amore. Solo quest’ultimo, infatti, sarà in grado di curare qualsiasi ferita e dissetare qualunque bisogno.

3. Nel tuo libro si parla di due ragazzi molto diversi dai loro coetanei che trovano nell’altro un’anima simile alla propria. Secondo te nella vita esiste davvero l’anima gemella o si tratta solo di una bella invenzione degli scrittori?

A mio parere l’anima gemella esiste eccome. Per ognuno, tuttavia, esiste una persona compatibile con la parte più autentica e imprescindibile di se stessa. Ciò significa che la particolarità della storia tra Aurora e Bruno non risiede nel loro incontro, bensì nella loro fragilità, nella loro sensibilità, nelle loro esperienze malate e nei loro sogni che, malgrado la realtà, continuano a prevalere. Ma come per i due protagonisti potrebbe accadere che due persone piuttosto insensibili, disilluse e realistiche si incontrino e si riconoscano.

La differenza tra i rapporti usa e getta che possono anche durare qualche anno e una vera storia d’amore risiede, comunque, nella predestinazione. E’ un qualcosa che si prova dentro, al quale non si può reagire se non abbandonandosi a un sentimento più forte di se stessi che non porta alla rovina ma alla progettazione, al completamento, alla felicità.

4. Cosa vorresti che il lettore riuscisse a comprendere leggendo il libro? Quale significato non del tutto esplicito vorresti potesse cogliere?

Se non è andata come tu volevi, ricordati che non è colpa tua. Non c’è niente di sbagliato in te. E’ solo che non hai ancora trovato l’altra parte del tuo cuore.

5. I due protagonisti della storia, Aurora e Bruno, incontrandosi riescono a completarsi, a superare i propri limiti e ad affrontare i momenti complicati della loro vita. È questo il significato dell’amore vero?

Queste caratteristiche riguardano le conseguenze della nascita di un amore vero. Per amore vero io intenderei, in primo luogo, il desiderio di realizzare il bene massimo per la persona amata prima che per se stessi.

6. Qual è il romanzo che ha “rivoluzionato” la tua vita conducendoti alla scrittura?

Il ritratto di Dorian Gray, di Oscar Wilde.

7. Quale libro non consiglieresti mai a nessuno?

Non c’è un libro che non consiglierei mai a nessuno. I peggiori posso consigliarli ai nemici, del resto.

8. Adesso è arrivato il momento per porti da sola una domanda che nessuno ti ha mai fatto, ma a cui avresti sempre voluto rispondere…

Se tornassi indietro cosa cambieresti della tua vita?
Abbandonerei subito, senza attendere troppi anni, tutto ciò che non mi ha fatto star bene a partire da un paio di storie sbagliate trascinate per inerzia, dalla scintillante carriera che avevo intrapreso ma che mi aveva reso profondamente infelice e dalle aspettative della famiglia. Nella vita devi seguire ciò che ti piace e non ciò che piace agli altri.

Condividi che fa bene

Recensione scritta da

Redazione - Recensione Libro.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.