Recensione libro “L’amico ritrovato” di Fred Uhlman

Citazione “Ho esitato un po' prima di scrivere che 'avrei dato volentieri la vita per un amico', ma anche ora, a trent'anni di distanza, sono convinto che non si trattasse di un'esagerazione e che non solo sarei stato pronto a morire per un amico, ma l'avrei fatto quasi con gioia.”
L'amico ritrovato
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“L’amico ritrovato” di Fred Uhlman: l’amicizia rara…

“L’amico ritrovato” è lo storico romanzo di Fred Uhlman che narra dell’amicizia, nata sui banchi di scuola, tra due ragazzi completamente diversi per estrazione sociale e carattere.

A mio avviso è uno dei libri più belli e sorprendenti che abbia mai letto assieme a “La trilogia della città di K.” di Agota Kristof.

Hans ha origini ebree e Konradin proviene da una nobile famiglia tedesca. Il romanzo è ambientato a Stoccarda, durante gli anni dell’ascesa del Nazismo. Tra i due ragazzi, protagonisti de L’amico ritrovato, nasce un’amicizia profonda, sincera, e a legarli inizialmente sono due passioni che li accomunano: la lettura e la collezione di monete greche.

Quello che sembra essere un legame saldo, duraturo, infrangibile, viene però messo a dura prova dalla Storia. Hitler, infatti, sale al potere e Konradin, che proviene da una famiglia filo nazista, si schiera dalla parte del potere appoggiando le scelte del Dittatore, considerato da lui l’unico capace di salvare la Germania. Il ragazzo, messo alle strette dalle pressioni, si trova costretto a scegliere e per non mettersi in cattiva luce decide di non frequentare più l’amico ebreo.

Seconda parte recensione libro “L’amico ritrovato”

Hans, nel frattempo, emigra da parenti americani, mentre i genitori restano a combattere nella loro terra, contro il Nazismo, per difendere a tutti i costi la loro patria e i loro diritti. L’ebreo rimarrà presto orfano perdendo i genitori che, pur di sottrarsi alle persecuzioni dei nazisti, decidono di suicidarsi.

Quando tutto sembra perduto, però, ecco che avviene la svolta o per lo meno un accenno al cambiamento, un segnale che fa comprendere ciò che a volte sembra nascondersi, quello che non è sempre così evidente e chiaro.

Dopo molti anni dalla fine della guerra ad Hans arriva una lettera proveniente dal liceo che aveva frequentato, in cui c’è la richiesta di un contributo economico per la costruzione di un monumento agli studenti caduti durante la seconda guerra mondiale.

Ed è a quel punto che Hans legge, tra i vari nomi, quello del suo vecchio compagno di scuola Konradin, quello che inizialmente sembrava averlo rinnegato. Accanto al suo nome c’era scritto che era stato giustiziato per essere implicato nella congiura per uccidere Hitler. Proprio leggendo la lettera del suo liceo, Hans si rende conto di aver ritrovato un amico.

“L’amico ritrovato” di Fred Ulhman è uno di quei libri che nelle scuole sarà sempre letto e commentato. Una storia incantevole, che racconta di rapporti duraturi.

Quarta di copertina libro

Germania, 1932. Due ragazzi di sedici anni frequentano la stessa scuola esclusiva a Stoccarda. Uno è figlio di un medico ebreo, l’altro è il rampollo di una ricca famiglia aristocratica. Tra loro nasce un’amicizia del cuore, un’intesa perfetta e magica. Ma il Paese in cui vivono i ragazzi sta cambiando profondamente. Riuscirà la loro amicizia a non essere spezzata dalla Storia? Età di lettura: da 12 anni.

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Voto libro 5 su 5
Recensione scritta da

Redazione - Recensione Libro.it

6 Comments on “Recensione libro “L’amico ritrovato” di Fred Uhlman”

  1. All’inizio duravi fatica a leggerlo ma poi andando sempre più avanti mi sono appassionata sempre di più alla lettura di questo libro

  2. L’amicizia per me è il sentimento più bello e questo libro ne è la dimostrazione

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