Recensione Libro La figlia del faraone

Citazione “Il silenzio le aveva accompagnate fino alla fine del lungo corridoio e Anippe si era stancata di udire soltanto lo scricchiolio dei sandali di cuoio: ‘Ummi, puoi dirmi qualcosa dell’uomo che sto per sposare?’.”
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Di cosa parla il libro La figlia del faraone di Mesu Andrews

La figlia del faraone di Mesu Andrews è un libro che fonde verità storiche con invenzioni romanzesche rifacendosi alla narrazione biblica. Il romanzo è frutto di ricerche che riguardano la storia e in particolare la Bibbia.

Il romanzo La figlia del faraone, pubblicato in Italia dalla casa editrice Piemme, è il primo libro della serie Treasures of the Nile, il cui secondo volume, dal titolo Miriam è già acquistabile negli Stati Uniti.

Al centro della serie troviamo Anippe, figlia del faraone Akhenaton, che trova sulle rive del Nilo un cesto con dentro un neonato. Anippe, in seguito alla morte del padre e l’ascesa al potere del fratello Tutankhamen, è stata costretta a sposare un capitano dell’esercito del faraone: Sebak, un uomo che per quanto sia gentile è anche collerico.

Come ci si aspetterebbe da ogni donna sposata durante quel periodo storico, Anippe deve fare un figlio al marito che diventi l’erede, ma la giovane ha paura di morire come la madre durante il parto e usa tutte le strategie possibili per non restare incinta.

Il cesto che sopraggiunge sulle rive del fiume Nilo con dentro un bambino diventa un dono prezioso per Anippe, che può fingere così di aver avuto un figlio dando l’eredità tanto attesa da suo marito.

Il bambino si chiamerà Mehy, conosciuto in seguito come Mosé e diventerà, con l’inganno, un principe, poiché è ebreo e figlio di una schiava che, per proteggerlo dalle persecuzioni religiose volute dal faraone, ha preferito abbandonarlo sperando in un futuro migliore per lui.

Lentamente il lettore del romanzo La figlia del faraone avrà modo di conoscere questa giovane che diventa donna e mostra ogni cosa di sé, anche i suoi timori più segreti, come quello di poter perdere la vita dando alla luce un neonato e che accetta il dono degli dei sperando che la verità non venga mai scoperta, anche se non è facile tessere una quotidianità di bugie e proteggersi davanti alle mille avversità che le si pareranno dinanzi.

E poi nel romanzo c’è la presenza costante del tradimento che potrebbe modificare totalmente il corso della storia, c’è la voglia di agire in modo sporco da parte di alcuni personaggi emblematici di raggiungere il potere e soprattutto la necessità da parte di Anippe di capire di chi si può fidare.

La figlia del faraone di Mesu Andrews è un romanzo che apprezzeranno soprattutto i lettori amanti delle avventure in cui la verità è ben presente nella storia, ma fusa in modo attento con scelte narrative fatte per creare suspense e coinvolgere maggiormente. In particolare questo libro è consigliato a chi preferisce vicende ambientate in zone distanti per tempo e cultura dalla nostra, in cui il mistero la fa da protagonista.

Le prime dieci righe da leggere del libro La figlia del faraone per farvi capire un po’ lo spirito di questo romanzo:

“Anippe intinse nel vasetto pieno d’acqua la cannuccia appuntita
e la rigirò nella polvere nera. Sul suo rotolo si vedeva
soltanto una piccola macchia d’inchiostro, una in meno rispetto
a Tut, e lei era decisa a battere il fratello. Disegnò un
secondo simbolo dell’acqua aggiungendolo a pane, acqua, bacile,
scatola e civetta per completare il nome del fratello: T-tn-k-h-m-n.
Sporgendosi a sinistra, sbirciò come procedeva
il lavoro di Tut: i suoi segni erano molto più chiari di quelli
del fratello, che oltretutto aveva sporcato il rotolo con un’altra
macchia d’inchiostro.”

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Redazione - Recensione Libro.it

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