Recensione Libro La vedova

Citazione “… nessun mostro sembra mai un mostro. Speri sempre di scorgere in loro quel barlume di malvagità che potrebbe renderti il lavoro decisamente più facile, ma il male è una sostanza viscida: puoi al massimo intravederlo di sfuggita, il che lo rende ancora più detestabile.”
La vedova di Fiona Barton
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Di cosa parla La vedova di Fiona Barton

La vedova di Fiona Barton, libro pubblicato nel 2016 da Einaudi, è un thriller ad alta tensione psicologica. Nonostante appaia svelato abbastanza velocemente l’epilogo della trama, il lettore viene spiazzato continuamente dalla piega che prende l’indagine e inizia a confondersi su quale possa essere il finale.

È proprio il tessuto narrativo, il modo in cui Fiona Barton riesce a creare la storia e poi a ribaltare il punto di vista a fare del libro La vedova un bel thriller psicologico.

Al suo esordio, la scrittrice non solo ha riscosso pareri favorevoli da parte di firme importanti dei giornali inglesi, ma sta appassionando i lettori di tutto il mondo. Considerato un bestseller già in partenza, da molti paragonato a La ragazza del treno di Paula Hawkins, caso editoriale del 2015, è sicuramente da considerare tra i thriller più coinvolgenti di quest’anno.

La scrittura semplice ma curata, i personaggi caratterizzati sia per il modo di fare che per il modo di essere, l’umanizzazione di tutti i protagonisti del romanzo e lo sguardo acuto sulla realtà sono gli ingredienti migliori che Fiona Barton potesse utilizzare.

Dopo aver espresso un commento personale sulla qualità del libro passiamo a raccontare la trama.
Al centro della storia vi è la scomparsa di Bella, una bambina che giocava tranquillamente nel giardino a due passi da casa, mentre la mamma sbrigava le sue faccende domestiche. La polizia avvia subito le ricerche sperando che non sia accaduto niente di brutto, ma subito si presagisce il peggio.

Nel corso dell’indagine si arriva subito a individuare un sospetto, Glen Taylor, un uomo all’apparenza normale, che nasconde però tanti segreti scioccanti. Persino dalle parole della moglie devota traspare un’anima oscura di Glen, per quanto lei giustifichi molti suoi comportamenti e sembri non conoscerlo a fondo.

Inoltre, sembra incolparsi dell’atteggiamento del marito, a causa della sua ossessione di desiderare un figlio che i due non possono avere; cosa che fa cadere ancora più sospetti su Glen. Potrebbe aver rapito la bambina per accontentare la moglie? O per soddisfare una sua esigenza? O semplicemente quest’uomo è malato?

Il detective Bob Sparkes, che si occupa del caso, è certo della colpevolezza di Glen, ma non ci sono prove effettive per incastrarlo e lui è abile a trovare le risposte giuste per uscirne pulito.

Malgrado le tracce lasciate lungo il cammino che riportano al suo possibile coinvolgimento, Bob non riesce a trovare la prova schiacciante per incastrarlo e oltretutto il presunto colpevole è morto in un incidente.

Nel frattempo una giornalista sta seguendo il caso da vicino. È l’unica reporter che è riuscita a entrare nelle grazie di Jean, la moglie di Glen Taylor, e a strapparle un’intervista piena di spunti interessanti.

Per quanto tutti credano che Glen sia il responsabile della scomparsa della bambina, l’indagine sembra essersi arenata e per di più nessuno riesce a capire se Jean sia coinvolta e sappia qualcosa che possa essere utile a chiudere il caso.

Ancora una volta in un thriller di successo, i media hanno un ruolo fondamentale nella storia, diventando protagonisti e sfruttando l’evento a loro favore, per vendere più copie dei giornali o avere l’esclusiva televisiva. Ma i giornalisti non sono gli unici a godere della tragedia, anche la mamma di Bella capisce come sfruttare a suo vantaggio la situazione.

Per questo modo di fare, quasi tutti i protagonisti del libro appaiono antipatici, alcuni per la loro banalità, altri per la loro cattiveria, altri ancora per la loro stoltezza, ma allo stesso tempo sono affascinanti in modi diversi e danno al thriller uno spessore maggiore.

Inoltre, a rendere La vedova un romanzo intrigante è l’analisi del caso e l’evolversi dell’indagine realizzata dall’autrice, conseguenza dell’esperienza giornalistica di Fiona Barton, che dà un taglio dall’interno e veritiero dei fatti che racconta.

La scrittrice narra la storia da tre punti di vista diversi, la vedova, per l’appunto, il detective e la giornalista, riuscendo a dare un quadro completo e più appassionante della tragedia.

Nel libro viene descritta un’apparente normalità che cela segreti, violenza psicologica, odio e cattiveria. I rapporti sono ambigui, ogni personaggio ha un lato oscuro che dimostra con lo scorrere delle pagine.

Ciò che maggiormente fa apprezzare La vedova è sicuramente l’aspetto psicologico che permea il romanzo completamente e che fa del libro della Barton un thriller grandioso per chi ama questo genere.
Libro indubbiamente consigliato.

Guarda il booktrailer del libro La vedova:

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Recensione scritta da

Redazione - Recensione Libro.it

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