Recensione Libro “La solitudine dei numeri primi”

Citazione Vincitore Premio Strega 2008. “Ormai lo aveva imparato. Le scelte si fanno in pochi secondi e si scontano per il tempo restante.”
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Di cosa parla “La solitudine dei numeri primi” di Paolo Giordano

Una logica matematica che si ripercuote sul contenuto di tutto il libro “La solitudine dei numeri primi” dello scrittore Paolo Giordano.

Ci sono dei numeri primi divisibili solo per se stessi e per uno, che per questa loro natura intrinseca imprescindibile da questi due soli valori, rimandano la loro immagine di solitudine; numeri gemelli che sono numeri primi che differiscono di due come 3-5, 11-13, che al contrario mostrano il loro viaggio comune, l’uno inscindibile dall’altro.

Queste due teorie procedono attraversando il maniera trasversale tutto il racconto di Paolo Giordano e spiegano, in questo modo, il rapporto particolare, quasi simbiotico, tra i due giovani protagonisti de “La solitudine dei numeri primi”.

Una logica matematica che sembra difficile da comprendere, ma che grazie al racconto magistrale dell’autore prende forma attraverso le vicende di due ragazzi che si sentono completi solo nel momento in cui stanno insieme.

Paolo Giordano ne “La solitudine dei numeri primi” ci fa entrare nella mente di Alice e Mattia. I due protagonisti che dalle prime pagine del libro si trovano ad affrontare l’evento che complicherà le loro vite fino all’ultimo, ma che darà loro una sensibilità maggiore nell’affrontare la realtà e se stessi.

Alice pratica lo sci costretta dal padre e in una mattina gelida dopo essersi fatta addosso come tutte le volte che va a sciare, esce fuori pista rompendosi una gamba.

Mattia ha una sorella gemella, lui un’intelligenza superiore, lei ritardata, un giorno andando a una festa di un amico, lascia la sorella nel parco promettendole di tornare subito a riprenderla, ma al ritorno lei è sparita.

Da qui le storie di Alice e Matteo si intrecciano, i due ragazzi si incontrano, si notano, condividono, si perdono, si cercano e si trovano. Nonostante la distanza e gli anni che trascorrono l’uno lontano dall’altro non si perdono, c’è un legame intimo rende il loro rapporto unico e raro.

“La solitudine dei numeri primi” di Paolo Giordano ha riscosso enorme successo essendo considerato un libro di spessore. Il libro inoltre ha vinto nel 2008 sia il Premio Strega che il Premio Campiello.

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Redazione - Recensione Libro.it

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