Recensione Libro “Profumo di brodo”

Citazione “Nunzia piange la madre morta lontano, piange la propria assenza dal suo capezzale, piange l’onestà persa nelle menzogne alla famiglia, piange le proprie illusioni d’amore, piange l’ingenuità che ancora una volta il suo uomo ha schiaffeggiato ricominciando a giocare in sua assenza.”
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Di cosa parla “Profumo di brodo” di Ernestina Cariello

Il libro “Profumo di brodo” della scrittrice e psicoterapeuta Ernestina Cariello racconta con delicatezza e profondità cosa avviene a contatto con chi è affetto da alcune patologia durante le relazioni terapeutiche.

“Profumo di brodo” raccoglie otto racconti, storie che indagano sulla vita di alcuni pazienti affetti da disagio psichico. La scrittrice Ernestina Cariello riesce a rendere molto bene il significato di gesti, pensieri e ossessioni.

Entrare in contatto con un mondo che per molti è oscuro, non è facile, ma attraverso le parole dell’autrice, ogni lettore è in grado di rapportarsi con questa realtà complessa, dove le patologie prendono il sopravvento sugli uomini.

La capacità della scrittrice Ernestina Cariello di descrivere questa realtà, si mostra soprattutto nelle verità che riesce a esporre, verità frutto di esperienze dirette che rendono le storie coinvolgenti. Ciò che si legge nel libro “Profumo di brodo” è vero, doloroso, difficile da accettare, ma viene raccontato con dolcezza, per mostrarci qualcosa di cui spesso si tende a non parlare.

In questi racconti c’è chi vive rinchiuso nei propri soliloqui interni, con parole che escono a scatti, chi vive nella negazione sperando che prima o poi accada qualcosa, chi si torce le mani, chi si sente stretto in un rapporto che lo ha sopraffatto. E fra questi c’è anche chi non ce la fa e preferisce abbandonarsi al vuoto.

“Profumo di brodo” di Ernestina Cariello è un libro autentico, che ci fa sentire diversi eppure uguali, che ci mostra la realtà da un’altra prospettiva, di chi certe cose non è riuscito a superarle.

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Recensione scritta da

Redazione - Recensione Libro.it

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