Recensione Libro “Protagonista senza nome”

Citazione "Io lo so cosa vuol dire amare una donna perchè ho amato te che non sei Valeria e ancora ti amo. E adesso basta con i discorsi, smettiamola di parlare, perché tanto su di te che sei Valeria è ho già preso una decisione"
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Di cosa parla “Protagonista senza nome” di Roberto Buscarini

Il secondo romanzo di Roberto Buscarini s’intitola “Protagonista senza nome” e racconta la storia di un uomo che uccide le donne che s’innamorano di lui. Tutto ha inizio quando la compagna, dopo l’ennesima e furibonda lite, ritorna al suo paese siciliano. Il protagonista del romanzo di Buscarini la segue per convincerla a riprendere la loro storia ma, accortosi che la donna ha una relazione con un altro uomo, la uccide.

Il “Protagonista senza nome” riprende la sua vita, fino a quando si accorge che si sta avvicinando la data del loro anniversario. L’uomo sa che non potrebbe sopravvivere a quella giornata e, per questo motivo, s’imbottisce di sonniferi per superare il giorno critico.

Qualcosa va storto però, e l’uomo viene trasportato in ospedale, dove viene indicato come un possibile suicida. Durante il suo forzato soggiorno all’ospedale psichiatrico, confessa di aver ucciso la sua ex fidanzata, ma i medici non gli credono ed etichettano la pratica come il delirio di un pazzo.

La storia di “Protagonista senza nome” prende un colorito noir proprio dalla negligenza dei medici: il protagonista , infatti, si sente in dovere di procedere con la sua condotta. Una volta uscito dall’ospedale, l’uomo decide di conquistare ed uccidere quante più donne possibile, per vendicarsi del dolore che la sua ex gli ha procurato.

Inizia così una metodica ricerca che s’intreccia con le vite di donne molto diverse tra loro, attratte dalla gentilezza e dai modi affabili dello sconosciuto. Roberto Buscarini descrive con asettica precisione la meticolosità del “Protagonista senza nome”. Una freddezza calcolata, che si accorda perfettamente con lo stile di Buscarini che non accelera e non stupisce: semplicemente racconta.

Un libro bello, ben scritto, che incuriosisce anche se, in alcuni punti, può risultare ingiustamente lento. Un romanzo molto diverso dall’opera prima di Buscarini, “Lungomare Argentina”, anche se c’è comunque un’acuta osservazione sociale a fare da minimo comune denominatore.

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Redazione - Recensione Libro.it

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