Recensione Libro “Rossovermiglio” di Benedetta Cibrario

Citazione Vincitore Premio Campiello 2008. "Questa guerra è stata un veleno che si è infiltrato nei polmoni. Di tutti noi ha fatto dei sopravvissuti. Né illesi né invulnerabili, soltanto sopravvissuti. E’ una realtà diversa, e nuova, con cui fare i conti."
Rossovermiglio
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Trama e recensione libro “Rossovermiglio” di Benedetta Cibrario

Rossovermiglio” di Benedetta Cibrario è un libro interessante. L’idea di fondo è molto semplice e la storia non è per nulla arricchita di pensieri fuori dal comune. Si parla di una donna che fa parte di una famiglia aristocratica con cui non si sente pienamente in sintonia, proprio per i valori che aleggiano in quella casa.

Recensione libro “Rossovermiglio” di Benedetta Cibrario

La protagonista del libro “Rossovermiglio” si trova a dover decidere, da un elenco di soli cinque nomi, quello che diventerà il suo futuro marito, uomo che viene scelto, non avendo altri elementi a disposizione, semplicemente per una passione in comune, quella per i cavalli.

Partendo da questo metodo decisionale alquanto discutibile, ma l’unico di cui si può avvalere la donna – vista l’estraneità e la mancanza di affetto che nutre per i suoi pretendenti – il matrimonio diventa il suo peggior fallimento, e dopo poco tempo si sente costretta da se stessa a lasciare il marito per trasferirsi da Torino in una casa di campagna in Toscana.

Seconda parte recensione libro

Lì ritrova il contatto con la terra ed emozioni vere, ma soprattutto incontra un uomo di cui si era infatuata alcuni anni prima, nonostante si fossero scambiati solo pochi sguardi e altrettante poche parole. Il loro amore però, vissuto alcuni anni dopo quel primo contatto, dopo essersi persi e mai più cercati, oscilla tra vari sentimenti. Lo scenario di questa storia è la rivoluzione insita nei cambiamenti e nei momenti difficili, poiché il romanzo è ambientato nel periodo della guerra che si trascina dietro paure ingestibili.

“Rossovermiglio” percorre vent’anni di storia italiana e ci conduce per mano alle elezioni del 1946, quando per la prima volta anche le donne andarono a esprimere la loro preferenza tra la Monarchia e la Repubblica. Il romanzo è scritto con una leggerezza e una passione che spinge ad andare oltre quello che viene descritto.

S’invecchia con la protagonista, si sentono tutte le difficoltà di crearsi uno spazio in quel mondo spaventato, bombardato, ambiguo, ma si ritrova anche il coraggio di affrontare tutte le convenzioni, le imposizioni dettate da una realtà aristocratica che non tiene conto dei sentimenti.

In quella realtà ottusa, non sembra possibile che un matrimonio sia basato sull’amore, la protagonista, infatti, vive in una società che si occupa principalmente dell’apparenza, di quello che è tangibile, non delle emozioni che si annidano all’interno. “Rossovermiglio” è un libro che mette in discussione tutto, non soltanto la realtà in cui si vive, ma anche il rapporto con se stessi.

La scrittrice Benedetta Cibrario con “Rossovermiglio” si è aggiudicata nel 2008 il Premio Campiello.

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Recensione scritta da

Redazione - Recensione Libro.it

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