Recensione Libro The butcher

Citazione “…dovreste conoscere la differenza fra giusto e sbagliato, domanda era chiaramente provocatoria e la mia risposta lo fu altrettanto: «Certo che la conosco, ma voi conoscete il dolore? La vendetta? Gli scatti d’ira? Certo quel tizio si è lasciato andare un po’ troppo, ma forse la mente umana ha un limite di sopportazione, voi non credete?».”
The butcher di Giulia Ferri
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Di cosa parla The butcher di Giulia Ferri

Il romanzo The butcher scritto da Giulia Ferri e pubblicato dalla casa editrice Kimerik è ambientato in Inghilterra nella seconda metà del Diciannovesimo secolo e vede al centro della narrazione un killer che ha ucciso in maniera spietata tre persone, lasciando i loro corpi mutilati e in condizioni indicibili, tanto che l’assassino viene soprannominato il macellaio.

Questa però è solo una parte della storia, perché da Giulia Ferri, durante lo scorrere delle pagine, ci presenta da subito un’altra vicenda legata a un uomo misterioso, di cui si capiscono lentamente i suoi trascorsi e quale collegamento abbia con le vicende del macellaio.

Jaime, questo il nome dell’altro personaggio, ha vissuto per tanti anni in Brasile, facendo completamente perdere le sue tracce, ma dopo così tanto tempo lontano da tutto e tutti, stanco della sua condizione, decide di ritornare a casa, nella tenuta di Garden Rose dalla sorella Margaret. La sorella resta sconvolta dall’arrivo di Jaime, convinta che lui fosse morto.

Le storie raccontate in due tempi nel libro The butcher di Giulia Ferri iniziano ben presto a delinearsi e a trovare un trait d’union nel procedere del romanzo. Jaime, infatti, immergendosi nel suo passato chiarirà le cause del suo essersi dato alla latitanza facendosi persino credere morto, cambiando nome per non farsi individuare da chi lo sta cercando.

In questo racconto, fatto in prima persona da Jaime, si alterna presente e passato per condurci, anche grazie all’arrivo di un ispettore di Scotland Yard, a tanti colpi di scena, dichiarati in paragrafi brevi che riportano a luoghi distanti, a scenari inimmaginabili, il tutto condito da una prosa semplice e accattivante della Ferri, che chiaramente si ispira ai romanzi dell’Ottocento per coinvolgere il lettore.

Ciò che viene chiaramente mostrato in questo libro è l’impossibilità di definire nettamente e in modo semplice la distinzione che intercorre tra bene e male, come se in ogni uomo esistesse una dualità che tende a diventare un’unica cosa, e altro aspetto importante dichiarato dalla trama del romanzo The butcher è che quel che siamo non può essere celato, che le verità che ci riguardano prima o poi si svelano e alla fine bisogna fare i conti con se stessi.

Questo romanzo porta a riflettere sulle sfumature, sui dettagli, a capire che spesso non si può dare un giudizio netto sulle vicende, che c’è sempre dell’altro di cui tener conto. Non sempre una cosa appare evidente nel suo essere giusta o sbagliata, e bisogna comprendere ciò che tendenzialmente è celata, o non del tutto dichiarata.

Le storie vanno vissute, viste e ascoltate da didentro e vanno in ogni caso approfondite. Questi sono alcuni messaggi che ho trovato lungo la lettura del libro The butcher di Giulia Ferri.

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Recensione scritta da

Redazione - Recensione Libro.it

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