Recensione Libro “Verso un’altra estate”

Citazione “… la delusione alla scoperta che la donna che scriveva libri aveva difficoltà a formulare una frase di senso compiuto; infine il silenzio, il silenzio. Cos’altro potevi aspettarti, se non eri un essere umano?”
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Di cosa parla “Verso un’altra estate” di Janet Frame

Il romanzo “Verso un’altra estate” di Janet Frame è stato pubblicato quasi dopo cinquant’anni dalla stesura, poiché il libro era troppo personale per la scrittrice, che non voleva rendere pubblico.

Il testo risulta particolare sin dalle prime pagine, in cui sembra di trovarsi a contatto con qualcosa di etereo, di difficile da definire.
La protagonista del libro “Verso un’altra estate” è una ragazza di trent’anni, che al di là di un breve rapporto con uno scrittore americano, non è mai stata sposata e sembra esistere solo nel suo mondo e nelle parole che scrive.

Grace sta scrivendo un romanzo, ma l’ispirazione sembra essere improvvisamente sparita, nel momento in cui riceve una cartolina da Philip, un uomo con cui si era incontrata per un’intervista, che con poche parole incoraggianti la invita da lui, per conoscere la sua famiglia. L’uomo però non sa che Grace è spaventata dalla gente e ha un segreto: di notte si trasforma in un uccello migratore.

Il romanzo “Verso un’altra estate” è un insieme di metafore, di frasi che non vanno abbandonate durante la lettura, perché esprimono meglio il loro significato procedendo nella storia. Il libro descrive qualcosa di molto intimo, che fa parte del mondo silenzioso e fatto di libri di Janet Frame, candidata al premio Nobel per la letteratura per ben due volte.

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Recensione scritta da

Redazione - Recensione Libro.it