Recensione libro “1970” di Gabriele Zambon

Citazione “Nel vecchio palcoscenico la mia carne sparsa si cerca emettendo strazianti gemiti di richiamo mentre i miei occhi, andati a finire sotto una poltrona, hanno ancora nelle pupille l’abbaglio dei riflettori che si sono appena spenti.”
1970
In questa pagina sono presenti link affiliati
Compra su amazon.it

“1970” di Gabriele Zambon: le emozioni che si trasformano in parole

“1970” di Gabriele Zambon è un libro pubblicato nel 2020 dalla casa editrice Albatros il Filo. Si tratta di un breve ma intenso viaggio all’interno di una vita. Lo scrittore ha raccolto i suoi pensieri, momenti che ha vissuto, mettendo insieme le tracce della sua esistenza. Ha fatto tesoro anche delle canzoni, dell’ambiente in cui si è mosso e delle visioni di cui è stato protagonista.

Ha messo insieme tutto questo per far vivere un viaggio ai suoi lettori all’interno del 1970. Il percorso tracciato da Gabriele Zambon è all’interno di sé, mettendo assieme attimi, ricordi, esperienze. Una sorta di ricostruzione della memoria attraverso la sua voce, piena di tonalità, di silenzi, di parole che si accavallano, di riflessioni, di sensazioni, di musica.

Il passaggio dall’età giovanile a quella adulta, quando bisogna costruire, quando la felicità ti orienta… Lui, un ragazzo pieno di passioni, che si lascia travolgere dall’amore, ma che conosce anche il retro della medaglia, quello che non si vede, ma si percepisce.

Si descrive molto bene il protagonista, raccontandosi per come lo vedono gli altri, per come lo vivono gli altri, per come si sente e per come affronta ogni attimo.

Commento libro

C’è trasporto, coinvolgimento puro, in questo romanzo, una frenesia di passioni e desideri, a cui fanno da contraltare anche momenti di oscurità e tentennamenti. Attimi bui e difficili da cui il protagonista sembra ingabbiato, ma c’è sempre un momento di magia, il suono di passi giusto, la musica adatta…

Sono tanti i passaggi interessanti, frasi da rileggere, da accogliere, su cui lasciar cullare il pensiero.

La vita raccontata in questo libro sembra una rappresentazione, proprio come ci dice il protagonista in alcuni passaggi: è come se ci fosse un regista, una storia già scritta, un interprete. Ma poi ci sono momenti in cui tutto si può gestire, capovolgere, far vibrare come le corde di una chitarra.

“Mi sento il più abbandonato degli abbandonati, il più disgraziato dei disgraziati, il più libero degli uomini, il più felice degli infelici. Ho un sentimento che non posso nascondere. Ho un sentimento che si muove qui dentro.”

Ci teniamo a ricordare che il 12 maggio 2023 alle ore 18, presso Mondadori Store di Padova, potrete assistere alla presentazione del libro “1970”.

Condividi che fa bene

Recensione scritta da

Redazione - Recensione Libro.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.