Intervista scrittore Fabio Andreola

Intervista autore Fabio Andreola.
Ad un passo dalla libertà di Fabio Andreola
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La redazione del sito Recensione Libro.it intervista lo scrittore Fabio Andreola autore del libro “Ad un passo dalla libertà”

Dovendo riassumere in poche righe il senso del tuo libro, cosa diresti?

Il mio libro è un omaggio alle molte persone che hanno lottato, a volte rimettendoci la propria vita, per la libertà. Quando l’Europa fu messa a ferro e a fuoco nacquero dei piccoli gruppi che, noi chiameremo GAP, di partigiani. Loro hanno avuto il compito di destabilizzare il nemico sul campo. I loro attentati, i loro piccoli sabotaggi hanno contribuito a mettere la parola fine a questo terribile conflitto. Quindi è un nostro dovere ricordare che la nostra libertà che oggi respiriamo la dobbiamo anche a loro.

Da dove nasce l’ispirazione che ti ha portato a scrivere di un passato da ricordare del nostro paese affinché quella storia non si ripeta?

Questo romanzo è stato nel mio cassetto per anni. La storia che va dalla formazione dell’Italia unita alla Seconda Guerra Mondiale mi ha sempre affascinato. Dopo aver letto numerosi libri di autori diversi, che raccontano questi eventi da prospettive differenti, mi sono sentito ispirato a scrivere per ricordare. Nella nebbia di una guerra ci sono persone comuni, con coraggio straordinario, che meritano di essere raccontate. Volevo dare loro voce, affinché la loro storia non venga mai dimenticata e non si ripeta mai più.

Cosa vorresti che i lettori riuscissero a comprendere leggendo le tue parole? Quale segno vorresti lasciare in loro?

Ho cercato di intrecciare personaggi e azioni di fantasia per rendere la trama accattivante e coinvolgente, ma il motivo di questa scelta è che figure come Marco, Luisa, Paolo e Giovanni potrebbero essere esistite davvero, con altri nomi, ma senza lasciare traccia di sé. Con questo romanzo, mi piacerebbe che i lettori si immergessero nell’epoca, provando a capire cosa significasse vivere in un periodo in cui ogni giorno era vissuto come se fosse l’ultimo. La speranza è che, attraverso questa storia, si riesca a ricordare non solo la lotta per la libertà, ma anche il coraggio e la resilienza di chi ha scelto di resistere.

Cosa ti piace di più di ciò che hai scritto? Una frase in particolare, un concetto, l’ambiente, un personaggio?

Non c’è una parte del romanzo che preferisco in modo particolare, perché mi piace l’idea che finalmente sia uscito da quel cassetto dove l’avevo tenuto nascosto. Ma se devo parlare di un personaggio, sicuramente Giovanni è quello che mi sta più a cuore. È un uomo coraggioso, dalle mille sfaccettature, capace di tenere unita la sua squadra e di affrontare le difficoltà che arrivano dai vertici. Pur essendo frutto della fantasia, Giovanni incarna quel tipo di figura che potrebbe esistere in qualsiasi contesto di lotta e resistenza, ed è proprio questa sua universalità che lo rende così interessante da raccontare.

Avresti voluto aggiungere qualcosa al libro, quando lo hai letto dopo la pubblicazione?

Questa è una domanda interessante, perché in effetti il libro non è rimasto nel cassetto per caso. All’inizio, ero soddisfatto appena scritto, ma poi sono arrivati i dubbi, quindi l’ho revisionato. Dopo la prima revisione, pensavo fosse tutto a posto, ma qualcosa mi diceva che non era ancora finito, così ho fatto una seconda revisione. Quando sono arrivato alla terza, mi sono detto: ‘Ok, basta, ora è pronto. Quindi, alla fine, risponderei di no: dopo aver completato quella terza revisione, non avrei voluto aggiungere più nulla.

Se Fabio Andreola dovesse utilizzare tre aggettivi per definire “Ad un passo dalla libertà”, quali userebbe?

Se dovessi scegliere tre aggettivi per definire il mio libro, direi: intenso, emotivo e veritiero. Intenso perché ogni pagina è attraversata dalla forza di un’epoca travagliata. Emotivo, perché vorrei che chi legge senta davvero il peso e la speranza dei personaggi. Veritiero, perché pur essendo un’opera di fantasia, il racconto riflette le esperienze e le lotte di tanti che hanno vissuto davvero quei momenti.

Perché credi si debba leggere il tuo libro?

Accattivante, intrigante e riflessivo. Si dovrebbe leggere perché il mio libro non solo racconta una storia avvincente, ma ci porta anche a riflettere su cosa i nostri nonni o padri hanno dovuto vivere in quegli anni di lotta e sacrificio. È un’occasione per guardare al passato con occhi nuovi, per apprezzare quanto ci è stato donato e per non dimenticare le difficoltà che ci hanno preceduto.

Quale romanzo hai letto quest’anno che ti ha maggiormente colpito e consiglieresti?

Quest’anno non ho ancora avuto modo di leggere, perché sono stato completamente immerso nella stesura del mio nuovo romanzo. La scrittura mi sta assorbendo molto, ma spero presto di ritagliarmi del tempo per tornare alla lettura e scoprire nuove storie che possano ispirarmi.

Adesso è arrivato il momento di porti una domanda che nessuno ti ha mai fatto ma a cui avresti sempre voluto.

La domanda che avrei sempre voluto sentirmi fare è: ‘Come hai coltivato la passione per la scrittura?’ È una domanda che credo possa risuonare con molte persone che, come me, si sono trovate a inseguire il proprio sogno nonostante gli ostacoli. La mia passione è nata in un momento particolare, grazie a una professoressa che ormai aveva perso ogni speranza nell’insegnamento. Era stanca, poco motivata, e sembrava vedere i suoi alunni come pacchi da spedire. È stata proprio lei, però, a far scattare in me quella voglia di scrivere, di dimostrare a me stesso che sì, potevo mettere insieme due parole che avessero un senso. Da quel momento, la scrittura è diventata la mia strada, il mio modo di comunicare, di lottare.
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E per concludere, un piccolo accenno al mio nuovo romanzo, che mi sta portando via parecchio tempo e energie. Dopo ‘Ad un passo dalla libertà’, ho deciso di esplorare un genere diverso, più moderno e avventuroso, ma sempre con l’intenzione di raccontare storie che lasciano un segno. Il titolo?
‘Sulle tracce del cuore’, e prometto che ne sentirete parlare presto. Non voglio svelare troppo, ma posso dire che è un viaggio emozionante che toccherà temi di coraggio, scelte difficili e amore inaspettato.

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Recensione scritta da

Redazione - Recensione Libro.it

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