La redazione del sito Recensionelibro.it intervista l’ideatore e organizzatore del premio Ettore Roesler Franz
1) Il premio Ettore Roesler Franz è giunto quest’anno alla terza edizione ce ne vuoi parlare?
Il premio Ettore Roesler Franz nella forma attuale in cui si svolge il pomeriggio del sabato più vicino alla ricorrenza dell’11 maggio, giorno della nascita di mio prozio Ettore, è giunto alla terza edizione.
In realtà però la consegna dei premi intitolati alla sua memoria è nata una decina di anni fa, quando i premi venivano consegnati direttamente agli interessati nel corso di manifestazioni collegate insieme a quelle dell’Associazione Italiana Amici del Presepio oppure dell’Associazione Romana Acquerellisti.
2) Ci vuoi dare qualche ulteriore informazione in merito a queste ultime tre edizioni?
Queste ultime edizioni si sono tenute invece presso la galleria Micro Arti Visive, che si trova in viale Mazzini 1 a Roma, che è un grande spazio polifunzionale dove si tengono mostre, presentazioni di libri, happening teatrali, proiezioni di filmati.
Per cui è uno spazio sicuramente molto adatto per il tipo di eventi che organizzo per ricordare mio prozio Ettore, in cui ci sono sia mostre di quadri che proiezioni di filmati.
Inoltre la direttrice della galleria Paola Valori è una persona molto competente e molto gentile e anche simpatica.
3) Con quale criterio i premi sono stati ideati e a chi vengono consegnati?
I premi sono stati ideati come riconoscimento a persone o ad associazioni che tengono vivo il ricordo di mio prozio Ettore. In particolare i premio Roma Sparita e il premio Tivoli sono assegnati alle persone che ci affiancano a Roma e a Tivoli a portare avanti il progetto di rilancio della figura di mio prozio.
Gli altri premi, cioè quello presepio, acquerello e poesia sono organizzati in collaborazione rispettivamente con l’Associazione Italiana Amici del Presepio, con l’Associazione Romana Acquerellisti e con il direttore della rivista bimestrale online Salotto Romano.
Il premio presepio è assegnato al migliore presepio ispirato agli acquerelli di Roma Sparita esposto nel periodo natalizio. Il premio quest’anno è andato a Gabriella Clementi che, oltre a essere una bravissima presepista, è anche l’organizzatrice della mostra dei presepi presso la cripta di Sant’Antonio in Laterano, che si svolge nel periodo natalizio, in cui sono esposti centinaia di presepi di cui una trentina ispirati agli acquerelli di Roma Sparita dipinti da mio prozio Ettore.
4) Da due anni esiste un premio acquerello anche per i ragazzi?
Sì, da un paio di anni esiste un premio acquerello per i ragazzi che naturalmente è diviso in tre fasce di età tra gli otto e i diciannove anni.
5) Quest’anno il premio acquerello ragazzi ha avuto una partecipazione internazionale?
Dopo il riscontro positivo dell’edizione 2024 ho pensato di proporre un concorso a premi per i ragazzi che fosse di più ampio respiro e quindi anche internazionale. Pertanto l’organizzazione di questo premio è stata affidata all’insegnante e artista Anna Usova, mentre come presidente della giuria è stato nominato Igor Sava, artista di fama internazionale.
Abbiamo avuto in questa edizione ragazzi di quindici nazioni, compresi ragazzi russi e ucraini. Penso che l’arte debba essere anche un mezzo per portare la concordia e la pace tra i popoli e soprattutto credo che l’arte ci metta in sintonia con tutto il creato perché il bello ci innalza fino a Dio.
6) La mostra dei ragazzi finalisti era insieme a quella di un importante artista come mai questa scelta?
I trenta ragazzi finalisti del premio acquerello hanno avuto anche un ulteriore stimolo in quanto a fianco della loro mostra erano esposti undici grandi e bellissimi acquerelli di un importante artista siciliano Nicolò Caito che ha ricevuto il premio acquerello Ettore Roesler Franz proprio per la bellezza dei suoi quadri che non cercano una rievocazione nostalgica del passato ma sono piuttosto un incontro vivo. I suoi scorci di Roma infatti ci appaiono certamente familiari ma anche un po’ sfumati come i ricordi che affiorano dalla memoria.
7) Dopo aver aver approfondito in merito ai premi e alle due mostre di questo evento ho voluto lasciare per ultimo il cartone animato, come nasce?
È stato un progetto molto lungo e impegnativo che è durano molti anni. Mentre procedevo sette anni fa nelle mie ricerche sulla mia famiglia e più in particolare sulla vita di mio prozio Ettore e soprattutto sui quadri di Roma Sparita ho intuito che c’ era spazio per scrivere una spy story che fosse il seguito ideale del Codice da Vinci.
Dopo la pubblicazione del romanzo 2021 mi è venuta l’idea di trarne un fumetto, così mi sono iscritto ad alcuni corsi di soggetto, di trattamento e di sceneggiatura.
Terminati i corsi, tramite un amico giornalista della RAI, sono entrato in contatto con Mauro Moretti che ha disegnato le tavole del fumetto.
Il fumetto è formato da 141 tavole e quindi è stato anche questo un lavoro lungo e laborioso che è durato un anno e mezzo.
8) E poi com’è nato il cartone animato?
Noemi Colitti (la regista che ha realizzato il Cantico dei Cantici di re Salomone presentato lo scorso anno che ha riscosso molto successo e con cui ho realizzato due anni fa il documentario intitolato Ettore Roesler Franz e Roma Sparita che ha avuto anch’esso molto successo) mi ha messo in contatto con Alessandro Milo, che ha realizzato il montaggio e la regia del cartone animato. Sono stato molto soddisfatto del suo lavoro, essendo un professionista molto serio, motivo per cui quest’anno eccezionalmente sono stati assegnati due premi Roma Sparita uno che è andato alla bravissima storica dell’arte Cinzia Virno mentre il secondo ad Alessandro Milo per il cartone animato.
9) Come ha accolto il pubblico il cartone animato?
In maniera entusiastica dai ragazzi agli storici dell’arte fino agli esperti di esoterismo.
10) Hai in mente delle novità per l’anno prossimo?
Sì, vorrei creare un nuovo premio collegato alla fotografia perché mio prozio Ettore è stato anche un importante fotografo e vorrei che il premio per i ragazzi non fosse limitato alla sola tecnica dell’acquerello ma a tutte le espressioni artistiche anche perché mio prozio Ettore non è stato solo un’acquerellista ma ha dipinto anche bellissimi oli. Mi piacerebbe anche creare qualche cosa a Tivoli che ha concesso la cittadinanza onoraria a mio prozio Ettore e i cui cittadini si sono sempre prodigati per mantenere vivo il suo ricordo. A tal proposito, in conclusione di questa intervista, voglio ricordare che il premio Tivoli è stato assegnato quest’anno a Anna Maria Panattoni per il suo importante contributo per la memoria di Ettore Roesler Franz.