“Sì, viaggiare: racconti, aneddoti e riflessioni” di Aldo Campostrini: alla scoperta del mondo
“Sì, viaggiare: racconti, aneddoti e riflessioni” di Aldo Campostrini è un libro che si fa leggere con piacere, catapultando nella dimensione del viaggio il lettore.
Già la dedica fa presagire un bel percorso al fianco dell’autore. Campostrini, infatti, spera che il suo libro possa far diventare viaggiatori tutti coloro che leggono questa storia fatta di tappe, di memorie, di esperienze.
Questo libro racconta la sua storia di viaggiatore, un’avventura ricca di attimi significativi legati al viaggio. Una sorta di diario in cui l’autore racconta se stesso e gli incontri che ha avuto, riferendosi sia a persone sia a paesaggi e luoghi.
Con una scrittura scorrevole, diretta e calda porta alla riflessione, a conoscere posti, luoghi, usi e costumi delle popolazioni incontrate facendo riferimento a fatti storici e riportando aneddoti significativi.
Le prime esperienze in viaggio, l’attesa del momento, la meraviglia, le persone che hanno reso possibile intraprendere il cammino, la passione, la voglia di scoprire e confrontarsi con altre persone. Sono questi alcuni temi affrontati nel libro “Sì, viaggiare: racconti, aneddoti e riflessioni”.
Aldo Campostrini ci parla dei suoi viaggi, dei suoi voli, dei suoi incontri, ci fa addentrare nella sua storia personale, ma il lettore potrà ritrovare se stesso, che sia un viaggiatore appassionato o che si voglia affrontare un viaggio solo con la fantasia.
Per gli amanti del viaggio questo libro è di sicuro un buon compagno per ritrovare le proprie esperienze vissute in giro, per ricordare, riflettere e sentirsi in un altro luogo.
Alla fine di questo vagare nel mondo al fianco del protagonista si arriva a tirare delle conclusioni, a ognuno le sue. Quelle dello scrittore sono le seguenti e avevo piacere di condividerle perché credo che il confronto con gli altri, altre culture, popolazioni, società con usi e costumi sia il valore aggiunto del viaggio. Dalla diversità bisogna assorbire e nel confronto bisogna attuare una scambio accrescitivo. Inoltre, è fondamentale rispettare coloro che ci accolgono nei loro luoghi, nelle loro case, integrandosi e dando il buono di noi stessi.
“Dalla mia modesta esperienza di viaggiatore, una cosa però penso di averla capita. Ogni comunità umana, ha sviluppato un suo modo di comportamento e di pensiero, derivante dal livello di istruzione, dalla famiglia, dall’ambiente circostante, dalla storia, certamente dal credo religioso, con caratteristiche a volte anche molto diverse da luogo a luogo, anche se negli ultimi anni queste distanze si stanno per certi aspetti riducendo, che determinano una grande varietà umana, con le sue particolarità.”
Commento libro
Lo scrittore ci accompagna nei suoi viaggi intrapresi dal 1984 al 2024 in giro per il mondo, assieme ai suoi familiari, agli amici, durante i viaggi in solitaria alla scoperta di culture, luoghi e popolazioni differenti e affascinanti.
I ricordi sono i fili che legano le parole per descrivere sensazioni, immagini ed emozioni provate durante i suoi viaggi. Quello che ho colto dal racconto di Aldo Campostrini è che il viaggio non è uno scontro, ma un confronto, uno scambio emozionale, un adeguarsi al modo di vivere delle altre popolazioni con rispetto e nel riempirsi il cuore di tanta bellezza.
Godetevi la lettura e il percorso…