Intervista scrittrice Valeria De Marco

Intervista alla scrittrice Valeria De Marco autrice del libro “Le parole delle stelle”.
Valeria De Marco
In questa pagina sono presenti link affiliati
Compra su amazon.it

La redazione del sito Recensione Libro.it intervista la scrittrice Valeria De Marco autrice del libro “Le parole delle stelle”

Dovendo riassumere in poche righe il senso del tuo libro “Le parole delle stelle”, cosa diresti?

Con il mio libro vorrei trasmettere come, attraverso un percorso interiore, ci si possa elevare dallo stato di esseri legati alla materia a esseri spirituali, imparando ad amare in modo puro e incondizionato. Tutte le esperienze che l’Universo ci manda, anche ciò che ci fa soffrire, sono da considerare un bene, fanno diventare migliori. Mi piace pensare che questo sia il punto di partenza di una visione nuova e più serena del perché ci troviamo qui.

In questo momento storico l’Universo chiede agli esseri umani di elevarsi e di scoprire le proprie potenzialità, per questo invia loro accadimenti forti, per annunciare che è arrivato il momento di trasformarsi in esseri spirituali. Invia segnali per il risveglio dell’anima, come un momento di forte abbattimento, un’esperienza premorte, oppure ancora l’incontro con la propria Fiamma gemella, un amore che rivoluziona la vita con la sua potenza e mette di fronte ai propri conflitti interiori da sanare. La storia di Ester e Damiano, due Fiamme gemelle a lungo inconsapevoli del dono e del compito a loro assegnato dall’Universo, è il fulcro di questa mia storia. Un percorso impegnativo, a tratti di enorme sofferenza, ma meraviglioso, nel quale tutti si possono identificare.

Da dove nasce l’ispirazione che ti ha portato a scrivere di sentimenti, di predestinazione, di perdita e un cammino interiore da affrontare?

Dalla mia esperienza personale, dal mio desiderio, iniziato molti anni fa, di dare alla vita un senso nuovo e diverso, che desse pace ai miei pensieri. E dall’incontro con la mia Fiamma gemella, arrivata subito dopo aver aperto il mio cuore al cambiamento. Come per le altre Fiamme con le quali poi ho iniziato a confrontarmi per capire cosa mi stesse succedendo, è stato sconvolgente scoprire che tutte percorriamo le stesse identiche tappe di questo cammino e riceviamo gli stessi segnali dall’Universo. Dal primo incontro si comprende come sia un sentimento che non appartiene solamente alla dimensione terrena e che rivoluziona le certezze accumulate nell’intera vita. Un appuntamento predestinato dal quale non ci si può sottrarre, un’immediata sensazione di sentirsi finalmente “a casa”, al sicuro, che presto però, con i suoi ostacoli, mette di fronte alle proprie fragilità e alle proprie ferite interiori che vanno sanate.

Il lavoro di smantellamento di questi ostacoli mentali spesso ha bisogno di solitudine e distacchi dall’altro. “Le parole delle stelle” è un inno agli alfabeti che l’Universo mette a disposizione delle due Fiamme per comunicare durante le lunghe e dolorose separazioni, perché rimangano costantemente connessi. In queste “parole”, che si traducono in telepatia, segnali e sincronicità di eventi, le due Fiamme trovano la forza di proseguire nel loro percorso, sapendo che l’altro è sempre presente anche quando assente nella materia.

Cosa vorresti che i lettori riuscissero a comprendere leggendo le tue parole? Quale segno vorresti lasciare in loro?

Vorrei che per i lettori fosse occasione per capire ciò che io stessa sto comprendendo: che ogni essere non è solamente umano, ma possiede una meravigliosa componente divina. Questa va cercata e riconosciuta, per scoprire che ognuno è creatore della propria realtà e può vivere esperienze straordinarie anche nelle semplici relazioni quotidiane, che tutto porta a compiere lo scopo che l’anima si è prefissata venendo qui sulla Terra. Tutti siamo straordinari se impariamo ad apprezzare ogni relazione, di coppia e tra persone, considerando prezioso ciò che di buono ognuno sa dare nel percorso nel quale ci accompagna.

Le anime si ritrovano, i percorsi si intrecciano, le ferite possono diventare porte e anche il dolore può trasformarsi in luce, perché il disegno dell’Universo è sempre perfetto, anche quando non lo capiamo.

Cosa ti piace di più di ciò che hai scritto? Una frase in particolare, un concetto, l’ambiente, un personaggio?

Una parte che mi piace molto è questa, che esprime ciò che ho detto in precedenza riguardo le nostre fragilità e il sentire di Damiano, protagonista della storia, assieme a Ester, ancora inconsapevole e spaventato da ciò che gli sta accadendo.

“Ma a chi parlarne, come spiegarlo a qualcuno, che gli occhi di lei raccontano tutte le strade già percorse, dalle quali non si può tornare indietro? Occhi che entrano nel profondo, cambiano percezioni e credenze e mettono in discussione ogni cosa.
Non sapeva da dove venisse quello scompiglio, lo sentiva montare come se non potesse fare che così. E poi quella gran voglia di scappare, di sparire prima di essere lasciato un’altra volta, prima che la stanchezza travolgesse Ester più dell’amore.”

Un’altra parte che amo davvero molto riguarda Ester, anche questa rappresenta le incertezze che accompagnano questo percorso, costellato di dubbi e paure che andranno smantellati durante i periodi di separazione.

“La maggior parte del tempo lei era felice anche così, all’interno di quella magia, di quello stato sospeso tra realtà e qualcos’altro che ancora non capiva. Altre volte, sentiva il bisogno di uscirne, quando la mancanza di lui era feroce,
ma solo per un attimo. Altre ancora, si fissava di proposito sulle possibili imperfezioni di lui: l’odore del dormire e della sua fatica, i suoi gesti più sgraziati, le movenze goffe che lui stesso poteva rimproverarsi. Durava una frazione di secondo, poi la sua immagine tornava, senza crepe, alla sua ostinata perfezione.”

Un rincorrersi e fuggire continuo dei due personaggi, travolti da un sentimento per loro ancora ingestibile.

Avresti voluto aggiungere qualcosa al libro, quando lo hai letto dopo la pubblicazione?

A questa domanda, subito, dentro di me, ho risposto “Nulla!”.
In realtà, venendo io dal mondo del Design degli interni ed essendo anche piuttosto pignola nelle realizzazioni, potrei rimproverarmi di aver descritto troppo poco la casa di Ester, la protagonista, rispetto ad altri ambienti. Ma, ripensandoci, ho dettagliato in modo talmente minuzioso la sua vita interiore, i suoi vissuti e le sue speranze che penso, casomai, i lettori mi perdoneranno.

Se dovessi utilizzare tre aggettivi per definire “Le parole delle stelle”, quali useresti?

Intenso, sofferto e delicato.

Perché credi si debba leggere il tuo libro?

Mi piace dire che le Stelle mi hanno sussurrato una storia e io l’ho scritta, per far conoscere una realtà che sembra leggenda ma è molto più concreta e diffusa di quanto si pensi: quella delle Fiamme gemelle. Parti della stessa anima che ha scelto di reincarnarsi in due corpi diversi, per maturare un percorso spirituale molto impegnativo, destinato a innalzare le vibrazioni dell’intero Pianeta. Come detto, il loro cammino è costellato di ostacoli come grandi differenze di età tra i due, di credo religioso o livello culturale, di distanze fisiche o situazioni economiche che sembrano insormontabili. Tutto ciò è, in realtà, è inviato dall’Universo per superare le barriere mentali imposte dalla società in cui viviamo, per raggiungere la riunione ed essere testimoni dell’amore senza pregiudizio, bisogno e desiderio di possesso.

Quale romanzo hai letto quest’anno che ti ha maggiormente colpito e consiglieresti?

Quest’anno, più che letto, ho riletto molto. Ho riletto volentieri i libri che amo di più di questo autore nel quale un po’ mi riconosco: Castelli di rabbia, Mr Guyn e La sposa giovane, di Alessandro Baricco. Consiglio di leggerli tutti tre, nell’ordine in cui li ho nominati, per apprezzarne fino in fondo il suo stile particolare, dal quale ho tratto spesso ispirazione.
In questi giorni sto rileggendo Il fu Mattia Pascal, di Luigi Pirandello, un classico imperdibile che ovviamente consiglio, assieme alle altre opere di questo nostro straordinario autore che ha reso grande la letteratura italiana.

Adesso è arrivato il momento di porti una domanda che nessuno ti ha mai fatto ma a cui avresti sempre voluto rispondere

“Perché hai scritto solo ora il tuo primo romanzo?”

Provengo dal mondo del Design degli interni e anni fa mi è stato proposto di scrivere un libro che contenesse tutti i più preziosi segreti della mia professione, perché più persone possibile li possano applicare da subito alla propria casa. Una volta pubblicato, mi sono resa conto che il desiderio di scrivere, sempre sopito dentro di me, aveva trovato l’occasione di esprimersi.
Certo, questo libro è un manuale, ma aveva aperto nel mio cuore una porta lasciata da sempre chiusa, fin da bambina.
Quando poi, tre anni fa, ho deciso di scrivere ciò che mi passava per la testa e attraverso il cuore, ho capito che le Stelle mi avevano fatto attendere per un motivo ben preciso: avevano riservato il mio esordio nel mondo della narrativa a quando avessi avuto da raccontare una storia davvero straordinaria.

Condividi che fa bene

Recensione scritta da

Redazione - Recensione Libro.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.