“Polaris – Frammenti di coscienza universale” di Simone Di Tunno: alla ricerca dell’ascolto
“Polaris – Frammenti di coscienza universale” di Simone Di Tunno è un romanzo di fantascienza, in cui c’è una forte componente spirituale.
Si tratta del primo volume della “Trilogia della Luce”. L’autore, affascinato dalla filosofia orientale e da futuri che potrebbero essere possibili o avvicinarsi a ciò che si immagina, esplora vari concetti. Sicuramente lo scrittore con questo libro conduce a una riflessione sul legame che intercorre tra il mondo interiore e l’universo, senza dimenticare il ruolo spingente della coscienza.
Attraverso questa storia è come se Simone Di Tunno andasse oltre, superando il confine per giungere all’ignoto, eppur esistente, a ciò che, pur sconosciuto, rimanda un’eco sulle nostre vite.
Questo libro è come se partisse dal dubbio che spinge a cercare la verità e a farlo è Tian, superando i cancelli del Centro Polaris. Si trova lì chiamata a occuparsi di un progetto riservato, grazie alle capacità uniche che le sono attribuite per fama.
Intanto, altrove, ci sono tre scienziati che, senza poter neppure immaginare cosa il futuro prossimo gli abbia riservato, sono chiamati a intraprendere un viaggio che li condurrà al loro destino.
All’interno di Polaris vige la massima riservatezza; tutte le ricerche, i dati e le informazioni non possono superare i muri del Centro.
“Il futuro dipende da ciò che saprete ascoltare, non da quello che vi aspettate di trovare.”
Qual è il loro compito e obiettivo? Cosa devono realmente cercare o decifrare? Cosa deve essere messo in discussione per arrivare alla verità, alla coscienza?
Ma questa è solo una parte della storia…
Commento libro
Il libro è davvero interessante, si compone man mano di pezzi che completano la narrazione. L’autore riesce a imbastire il giusto ambiente per contenere idee e personaggi, e crea un buon pathos che si traduce in un interesse crescente nel lettore.
Sono tante le frasi belle che si trovano nel libro “Polaris – Frammenti di coscienza universale” che ci invitano alla riflessione sull’umanità, su noi stessi, sulla vita, le origini e il futuro.
E se l’origine partisse dall’ascolto, dal saper cogliere quello che non abbiamo neppure avvertito? E soprattutto è giusto voler andare oltre il comprensibile, superare persino la ricerca?
Se ogni cosa fosse reale nella mancanza?
“Polaris – Frammenti di coscienza universale” non è un libro semplice, bisogna usare molto la testa, ma anche il cuore e la coscienza per cogliere il senso. Ognuno può farlo a proprio modo. Sicuramente questo romanzo è uno stimolo alla riflessione su tanti temi. E per me sul fatto che forse viviamo solo una parte di quel che è attraverso il frammento che ci è stato affidato.
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