“Racconti e allucinazioni” di Paolo Avanzi: qual è la normalità?
“Racconti e allucinazioni” di Paolo Avanzi si presenta come una raccolta di racconti, scritti in prima persona. Diciassette monologhi che l’autore ha anche recitato al teatro riscuotendo un’ottima accoglienza da parte del pubblico.
Leggendo i racconti contenuti in quest’antologia, si compie un percorso nella mente e nelle emozioni. A essere sviscerato è il lato contorto della psicologia umana, composto di tante sfaccettature, che i protagonisti delle storie portano fuori senza filtri.
I personaggi, infatti, compiono a volte azioni paradossali, altre sono coinvolti in situazioni drammatiche. Le vite che affrontano hanno qualcosa di ironico, di bizzarro, strano e stravagante proprio come lo sono loro, persone che sono ben lontani dal potersi considerare normali. Eppure cercano di occultare, mascherare in modo a tratti grottesco, di mascherare e confondono piacevolmente anche il lettore.
Sarà difficile capire dove finisce la realtà e dove inizia la fantasia, quanto sogno ci sia o quanto il tutto sia frutto di un’allucinazione. Proseguendo, incontrando le singole vite e storie viene da chiedersi se la normalità sia sopravvalutata.
Commento libro
Quelli che si accolgono tra i pensieri sono racconti e testi teatrali interessanti, di spessore, che invitano alla riflessione e al punto di vista alternativo.
Paolo Avanzi è capace di trascinare nel mondo dei protagonisti e nei suoi monologhi raccontandoci di sfide, follie, stravaganze, creando situazioni tragicomiche o scene drammatiche.
Il lettore è così chiamato in causa a interpretare, a cercare di cogliere i passaggi, i cambi di passo e a tracciare una linea che distingua ciò che è reale e ciò che è più simile a un’allucinazione.
Il mistero avvolge le vite dei personaggi, che raccontati con un po’ di brio e nella loro essenza, ci fanno addentrare nella complessa psicologia umana.
In questo libro c’è satira, ironia, il tema della manipolazione, della follia, dell’incertezza. E poi i racconti non hanno un reale finale perché Paolo Avanzi fornisce molte chiavi di lettura e insinua il dubbio. Ciò rende molto più intrigante ogni vicenda.
“Racconti e allucinazioni” si rivela essere una sfida non solo per i protagonisti delle storie, ma anche per noi lettori che incuriositi dalle stravaganti vite altrui, potremmo scoprire di sovrastimare la normalità.
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