Recensione Libro “Berlin I fuochi di Tegel” di Fabio Geda e Marco Magnone

Citazione “C’è gente che alla morte ci arriva viva, mentre altri, quando tocca a loro, è come se fossero già morti da un sacco di tempo."
Berlin I fuochi di Tegel
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Di cosa parla “Berlin I fuochi di Tegel” di Fabio Geda e Marco Magnone

Primo capitolo di una saga per giovani di cui sicuramente sentirete parlare sempre di più online. “Berlin I fuochi di Tegel” di Fabio Geda e Marco Magnone è un libro pensato per i ragazzi dai 12 ai 16 anni.

Tutti i lettori ricorderanno Fabio Geda per il suo successo editoriale di qualche anno fa intitolato “Nel mare ci sono i coccodrilli . Il libro ha venduto oltre 400.000 copie ed è stato tradotto in 28 Paesi.

Geda volendosi confrontare con un genere diverso ha preferito sperimentare la saga fantasy con riferimenti marcati al genere distopico. Il risultato, assieme a Marco Magnone, è veramente straordinario.

Avendo ormai una certa dimestichezza con gli young adult, letture che ho approfondito negli ultimi anni, ho avuto modo di confrontarmi con vari titoli e diversi sottogeneri della categoria.

Berlin I fuochi di Tegel” ha qualcosa di diverso rispetto alla maggior parte di questi romanzi. Perché, seppur ambientato in una realtà devastata da un virus in cui i sopravvissuti, tutti molto giovani, si riuniscono in gruppi con delle regole (e in alcuni casi non-regole) ben precise da rispettare. Il libro è ambientato nella Berlino del Muro, nel 1978.

Questa collocazione così precisa in un tempo recente, molto vicino a noi anche nel ricordo, rende un punto a favore della saga dando la possibilità a chi non ha vissuto quei momenti, o non ne ha memoria, di sapere qualcosa di ciò che accadde in Germania solo qualche anno addietro.
Certo, l’argomento è solo sfiorato, ma gli accenni incuriosiscono e condurranno il lettore più scaltro ad approfondire la Storia.

Trama libro “Berlin I fuochi di Tegel”

Dopo questi commenti passiamo alla trama di “Berlin I fuochi di Tegel”, molto semplice e lineare, adatta sicuramente ai ragazzi dai dodici anni in su. La storia racconta di un virus che si è diffuso a Berlino uccidendo tutti gli adulti. Lasciano abbandonati a se stessi giovanissimi certi di non avere molto tempo a disposizione.
La città è distrutta, non resta più nulla, i supermercati sono stati presi d’assalto e svuotati, non c’è più niente se non macerie.

I ragazzi sopravvissuti si sono divisi in gruppi diventati rivali con lo scopo di trovare di che sfamarsi e trascorrere i pochi anni a disposizione ingannando il tempo.
Ma tra la monotonia e la necessità di cibarsi accade qualcosa. Theo, un bambino considerato il Figlio del Male, perché nato da due giovani contagiati dal virus, viene rapito dal gruppo Tegel, sottratto alle ragazze dell’Haval. L’obiettivo è di trovare un compagno di giochi a un’altra Figlia del Male che si trova confinata in una stanza dell’aeroporto Tegel.

Le ragazze dell’Haval devono salvare il bambino, nipote di una di loro, ma hanno bisogno di aiuto e si rivolgono ai Gropiusstadt, con cui hanno stretto un patto in passato. Insieme si dirigeranno dai cattivi con cui intraprenderanno una strana battaglia a colpi di giochi pericolosi.

Commento del libro “Berlin I fuochi di Tegel”

Quello che risalta maggiormente durante la lettura del libro “Berlin I fuochi di Tegel” è che non solo c’è una lotta continua tra forze distinte e molto accuratamente definite, ovvero tra il Bene e il Male, ma si capisce come per alcuni la vita abbia perso di significato visto tutto ciò che è capitato e visto che la morte è sempre più vicina, mentre per altri le relazioni e l’affetto sono ancora il perno delle loro esistenze.

Altro aspetto che mi è piaciuto è proprio l’ambientazione. Dopo anni di romanzi distopici ambientati fuori dall’Europa o in mondi sconosciuti, la collocazione in una città così vicina a noi ci voleva: fa bene un po’ di territorialità. Quello che penso possa essere invece un punto debole, ma solo nella prima parte del libro, sta nei nomi complicati dei protagonisti e dei tanti personaggi. Ciò può disorientare un giovane lettore, ma poi la cosa si supera dopo le prime venti o trenta pagine.

Un elemento positivo pensato per rendere la saga ancora più interessante e interattiva, è che sono stati creati canali social sempre attivi e aggiornati e un sito con anticipazioni e contenuti inediti.

Conclusioni

“Berlin I fuochi di Tegel” di Fabio Geda e Marco Magnone è solo il primo di sette capitoli previsti, quindi non resta che attendere il seguito, pubblicato dalla casa editrice Mondadori.

A marzo 2016 è uscito il secondo capitolo della saga intitolato “Berlin 2. L’alba di Alexanderplatz”.
Leggi la recensione del terzo capitolo: “Berlin La battaglia di Gropius”.

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Recensione scritta da

Redazione - Recensione Libro.it

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