Recensione Libro Berlin “La battaglia di Gropius” di Fabio Geda e Marco Magnone

Citazione “… qualcosa era cambiato. Aveva visto lunghe code sulle strade che portavano dall'altra parte del Muro, alle stazioni e agli aeroporti. Aveva sentito le sirene urlare. Non poteva saperlo, ma la causa era un misterioso virus, di cui si ignoravano tanto l’origine quanto la cura, ma che colpiva in modo letale chiunque avesse più di diciotto anni.”
Berlin La battaglia di Gropius
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Di cosa parla Berlin “La battaglia di Gropius” di Fabio Geda e Marco Magnone

Nel terzo capitolo di Berlin di Fabio Geda e Marco Magnone, intitolato “Berlin La battaglia di Gropius”, la storia si fa sempre più viva e intrigante.

Il romanzo distopico italiano riparte da dove l’avevamo lasciato nel secondo capitolo “L’alba di Alexanderplatz.” I ragazzi del gruppo di Tegel hanno un unico obiettivo: sconfiggere tutti i loro avversari per avere un controllo totale su Berlino.

A farne le spese quindi, nel caso in cui vincessero quelli di Tegel, dovrebbero essere i ragazzi dello Zoo, le ragazze dell’Havel, i giovani di Gropiusstadt e quelli del Reichstag. Le strade da percorrere sono due o soccombere al loro volere o combattere.

Trama libro “Berlin La battaglia di Gropius” di Fabio Geda e Marco Magnone

“Berlin La battaglia di Gropius” si apre nel gelido inverno del 1978, quando la neve perde il suo fascino per diventare un nemico da cui non lasciarsi sconfiggere. Il gelo ghiaccia ogni cosa, le provviste scarseggiano e la maggior parte della carta per accendere il fuoco e scaldarsi è stata utilizzata.

Non basta la minaccia dell’inverno e quella sempre presente del virus che continua a mietere le sue vittime, no, perché quelli di Tegel vogliono accentrare il potere nelle loro mani.

Per chi ha letto i capitoli precedenti della saga Berlin è inutile dire che cosa sta succedendo nella città tedesca ma, per chi non lo sapesse, Fabio Geda e Marco Magnone, attraverso poche ed essenziali pennellate, riescono a chiarire la situazione in cui versano i protagonisti della serie.

Un virus misterioso si è abbattuto su Berlino uccidendo tutti gli adulti della città. Sono sopravvissuti solo bambini e giovanissimi, ma una volta finita l’adolescenza anche per quei ragazzi non ci sarà scampo.

I sopravvissuti si sono uniti, perché da soli vivere quegli ultimi anni che rimanevano sarebbe stato impossibile, e hanno formato dei gruppi. Tra di loro si è fomentata una guerra senza pari.

I più feroci, quelli che non si interessano degli altri, ma che anzi cercano di schiacciarli per il semplice gusto di farlo, sono il gruppo di Tegel che in “Berlin La battagli di Gropius” bruciano il castello di legno in cui vivono le ragazze dell’Havel.

Senza più un posto in cui stare, le ragazze non possono fare altro che dirigersi dai loro amici di Gropiusstadt e prepararsi all’attacco che di lì a poco subiranno da quelli di Tegel. Devo prepararsi, inventare un piano di difesa e cercare di vincere la battaglia di Gropius.

Commento libro

In questo terzo capitolo del libro, la storia si fa ancora più interessante. Nel primo romanzo, “Berlin I fuochi di Tegel”, i due scrittori, Fabio Geda e Marco Magnone, erano stati in grado di attirare l’attenzione con le vicende che man mano prendevano forma. Il secondo capitolo, “Berlin L’alba di Alexanderplatz”, è stato quello meno interessante, anche se è comunque un tassello importante per l’evolversi delle vicende e per prendere maggiore confidenza con i personaggi.

Questo terzo libro è il più coinvolgente. Ormai i protagonisti si conoscono, ma si aggiungono sempre nuovi dettagli che li rendono più vicini al lettore. Il virus continua a mietere le sue vittime e a ogni personaggio che porta via, il lettore proverà una commozione forte, quasi come se ci fosse un grado di parentela con loro.

Le rivalità aumentano, anche se in alcuni casi i rapporti si solidificano mostrando sentimenti puri e intimi. Le tattiche da mettere in atto per contrastare gli attacchi di quelli di Tegel sono ben descritte, tanto che il lettore potrà figurarsi l’immagine dinanzi agli occhi.

E poi c’è l’amore, il tradimento, la delusione, il dolore della perdita, il senso di coesione e condivisione che si alimenta in chi è legato agli altri del gruppo, il desiderio di potere che si sviluppa in chi prova odio.

Conclusioni libro “Berlin La battaglia di Gropius”

In “Berlin La battaglia di Gropius” c’è veramente tanto fermento, nonostante ci sia una lotta in atto tra i gruppi, l’aspetto che maggiormente risalta è l’evolversi delle relazioni, che rendono i protagonisti del libro più veri e interessanti.

Le dinamiche cambiano, la fine sembra sempre di più avvicinarsi, ognuno reagisce in modo diverso: ma in fondo quel che conta è che il miracolo avvenga salvando i sopravvissuti o che si trovi un modo per non soccombere al virus.

Questo libro, e tutta la saga Berlin, è consigliato ai lettori dai 12 anni in su.

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Recensione scritta da

Redazione - Recensione Libro.it

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