Recensione libro “Bill” di Helen Hunphereys

Citazione “‘Salvami’ gli dico, e sento le sue braccia stringermi. Sento l’odore dei cavalli e dell’aria sulla sua pelle. Sento le costole, la superficie ruvida della salopette contro la guancia… C’è un momento in cui resto lì appeso, in uno spazio tra il terrore e la sicurezza, in un equilibrio perfetto tra quei due stati.”
Bill
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Trama romanzo e recensione libro “Bill” di Helen Hunphereys

“Bill” di Helen Hunphereys libro pubblicato dalla casa editrice Playground nel 2020. Una scoperta davvero piacevole. Un libro che con una scrittura semplice riesce a penetrare nella mente e nel cuore lasciando il segno del suo passaggio.

Un romanzo ambientato in Canada nel 1947 ha una svolta inaspettata. Un’amicizia particolare tra un bambino solitario di nome Leonard e un uomo emarginato che non vuole contatti con gli altri esseri umani. Un rapporto che potrebbe insospettire chiunque, se non fosse che i due si vedono senza farlo sapere a nessuno.

Recensione libro “Bill” di Helen Hunphereys

L’uomo burbero, silenzioso e distaccato dalla realtà è conosciuto come Bill Zampe di Coniglio. In lui Leonard vede il padre che non ha mai sentito di avere, una persona che si occupa di lui e che lo protegge rischiando la sua libertà.

Bill, infatti, uccide un bulletto che preoccupa Leonard, un ragazzo che è diventato l’incubo del protagonista.

Leonard e Bill si frequentano fino a quel giorno, insieme trascorrono del tempo piazzando delle trappole per conigli. Una volta catturati, Bill gli strappa le zampe, considerati portafortuna per rivederli. Da qui il soprannome che gli è stato affibbiato.

Il ragazzino idealizza quest’uomo solitario, che ha rinnegato il mondo e si è esiliato in un rifugio scavato in una collina. In lui rivede una persona dolce, capace di tenerezza, che lo ama. Tutto quello che il padre alcolizzato e violento non è.

La vita li porta lontani l’uno dall’altra e Leonard, ormai adulto e brillante psichiatra, ancora non riesce a superare l’ossessione che prova nei confronti di Bill.

“Non sono sicuro di quando sia avvenuto il cambiamento, di quando la mia risata abbia lasciato il posto alle lacrime, ma adesso i singhiozzi mi straziano, e uno dopo l’altro sembrano allargare la crepa che sento dentro di me. Temo che non rimarrà nulla. Temo che sarò schiacciato dalla mia gigantesca tristezza.”

Dodici anni dopo i due si rincontreranno, Bill è rinchiuso in un istituto di igiene mentale e Leonard lavora lì con scarsi risultati, soprattutto a causa dei suoi sentimenti di dipendenza dal suo vecchio amico.

C’è qualcosa nascosto nella sua psiche che deve essere portato a galla e affrontato, qualcosa che lo turba e condiziona la sua esistenza.

Commento libro di Helen Humphreys

La storia raccontata magnificamente in Bill da Helen Humphreys è ispirata a un fatto realmente accaduto, che l’autrice usa per parlare di disagio, follia e soprattutto per dare risalto ai manicomi e ai metodi utilizzati in queste prigioni mentali.

Ciò che si legge in queste pagine dense di emozioni è il dolore del protagonista, un dolore sordo, che ha radici profonde dentro di lui. La sua vita è condizionata totalmente da qualcosa che è avvenuto nel passato, che lo lega da sempre a quell’uomo.

“Bill” è un libro delicato nonostante l’argomento che affronta. La storia di questo giovane protagonista s’insinua sottopelle e scorre nelle vene. Per quanto il linguaggio dell’autrice sia semplice, quasi essenziale nel suo dire, Helen Humphreys riesce a infondere forza alla storia.

Questo romanzo non vuole essere un’analisi psicologica dei personaggi, nonostante ci si addentri molto nella mente dei protagonisti. “Bill” racconta di una dipendenza, di un’infanzia segnata, di un’emarginazione che può diventare follia. Parla di violenza, di utilizzo fuori dagli schemi di tecniche e sostanze all’interno dei manicomi.

E in particolare la scrittrice mette a nudo l’animo umano, fragile, spesso ossessionato e incapace di affrontare le proprie debolezze e le proprie mancanze.
Davvero un bel libro, consigliato ai lettori esigenti.

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Voto libro 4.5 su 5
Recensione scritta da

Redazione - Recensione Libro.it

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