Chi è lo scrittore Dario Gallo
Dario Gallo nasce a Pompei il 20 marzo 1984, vive a Nocera Inferiore ed è insegnante di sostegno nelle scuole medie inferiori della provincia di Napoli. Laureato in Pianoforte presso il Conservatorio Martucci di Salerno nel 2005, coltiva molteplici interessi creativi, particolarmente negli ambiti musicali e letterari.
Risale al 2019 la prima stesura del suo libro di poesie Il giardino dentro, premiato con diversi riconoscimenti nazionali e internazionali: 2019: 2° classificato al Concorso Città di Castrovillari (VIII edizione); 2022: menzione speciale al Primavera in poesia (I ed.), 2° classificato al Vita via Est (VI ed.), premio Giuria al Mr. Hyde Awards (II ed.), premio Giuria al Le Grazie – Porto Venere (X ed.), finalista al Danilo Masini (XIV ed.), finalista al Michelangelo Buonarroti (VII ed.); 2023: 1° classificato a Le Parole di Lavinia (IV ed.), 2° classificato al Rapide acque d’Anasso (I ed.), 4° classificato al Molteplici visioni d’amore (X ed.), menzione d’onore al Vitruvio (XVIII ed.), menzione d’onore al Benabe – Cuore a cuore (II ed.), menzione d’onore alla Nona Ragunanza, finalista all’Astrolabio (X ed.), menzione d’onore al Le parole arrivano a noi dal passato (VII ed.); 2024: finalista al “Parole e poesia” (XVI ed.).
Nel dicembre 2022, una poesia tratta dalla silloge Il giardino dentro è stata esposta per un anno lungo il Percorso Poetico a Santa Maria di Vanzone (Borgosesia), a seguito del Diploma di Merito ricevuto al Concorso Sogni di pietra (VIII ed.).
Le poesie di Gallo sono comparse in oltre dieci antologie di autori vari e, in più occasioni, hanno fatto parte della rubrica Controverso del quotidiano pugliese Buonasera.
Quarta di copertina “Il giardino dentro”
La silloge “Il giardino dentro” nasce dall’esigenza di affidare ai versi emozioni che l’autore ha ritenuto troppo significative per immaginarle destinate all’oblio. Si tratta di componimenti che hanno come motivi portanti l’amore e la natura quale metafora di vita. Tale proposta si inserisce in una ideale “continuazione” di un discorso nato e mai conclusosi lungo i secoli che trova nello Stilnovo archetipico le sue caratteristiche argomentative più convincenti.
Infatti, sembra quasi di rileggere e riassaporare (pur a tanti secoli di distanza) le stesse atmosfere sognanti e trepide che materiarono i componimenti dei primi grandi stilnovisti, e che qui ritornano a palpitare. Indubbiamente l’amore è la dimensione più coinvolgente e redentiva a cui potersi affidare nella difficile e irregolare esperienza del nostro vivere: ne consegue, forse proprio in una prospettiva di compensazione, la più urgente esigenza di rifugiarsi nella speranza di questi territori ideali sempre attuali e consolatori che furono individuati dagli stilnovisti e che, ancora oggi, non smettono di offrire una consolazione appagante – ancorché “attesa”, “desiderata”, più che “pienamente vissuta” – di fronte alle immancabili delusioni e sconfitte del vivere.
Ed è proprio da tale “rifugio” che si riscopre la luminosità e bellezza del nostro cammino terreno, capace di offrire nuova speranza in un domani finalmente alto e degno dei più nobili sentimenti di noi creature umane, quanto più accompagnato dalla nobiltà di queste dimensioni eterne che nutrono e materiano il concetto di “a-mors”: (finalmente) la definitiva “assenza di morte”.
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Per ascoltare l’audiolibro con la voce dell’autore Dario Gallo.