Trama e recensione libro “Bruciate lentamente” di Fabio Casto

Citazione “La polvere era polvere, in ogni luogo. E la felicità sradicata produceva gli stessi campi salati.”
Bruciate lentamente di Fabio Casto
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“Bruciate lentamente” di Fabio Casto: un racconto eclettico

“Bruciate lentamente” di Fabio Casto vede come personaggi principali del racconto: Pac e Kimley.
In susseguirsi di colpi di scena e in un rincorrersi di episodi altalenanti, si snocciola il racconto di un individuo che cambia continuamente identità e personalità.

Trama libro

Pac è un diserbante dell’economia, un promotore finanziario che viene inviato presso quelle realtà microeconomiche apparentemente innocue ma considerate potenzialmente ostili agli interessi del mercato globale, col compito di estirparle proponendo ogni sorta di truffa capace di soffocarle dai debiti o assoggettarne il controllo. Pac è anche estremamente convinto che il mondo per come lo si conosce stia per collassare, che si sia prossimi a una inevitabile apocalisse.

Fonte di tale convinzione sono i numerosi segni della fine dei tempi che lui interpreta come inequivocabili e che lo spingono ad accelerare il suo piano di fuga, ossia la costruzione di quello che negli antichi testi indiani era chiamato vimana, una navicella spaziale. A questo scopo si affida a Samuel, un oscuro personaggio che gli procura dispositivi e attrezzature aerospaziali di contrabbando e del quale non conosce nulla, se non un recapito telefonico.

Ma quando questo lo contatta dicendogli di esser stato rapito da ribelli maoisti in un monte in Nepal, Pac si vede costretto a tornare là dove ha da poco concluso un’operazione, a incasinare i suoi piani, a stringere una sincera amicizia con uno yak e a subire i deliri di un’autoproclamata divinità reincarnata. Mentre la fine dei tempi si avvicina e Oscar continua a vivere in una grotta.

Commento libro

Un dipanarsi di confronti e affronti, un costante mettere in luce le caratteristiche peculiari del mondo occidentale e del mondo orientale.
Tra consumismo e prendersi cura, tra frenetico movimento e un continuo ripiegarsi su se stessi, sul proprio io, sulla propria intimità si aprono tante interpretazioni di questo libro.

C’è anche un chiaro e dettagliato sfondo storico in questo bel racconto di Fabio Casto “Bruciate lentamente”.
Viene evocato il culto dei rifugiati tibetani che per un soffio hanno evitato la sanguinaria e ferocia repressione cinese.
E poi viene ricordato un “monumento” patrimonio mondiale dell’UNESCO circondato dalla luce e dai colori della pace.
I turisti ne restavano affascinanti e meravigliati.

Il monumento di cui si parla era il Kumba, una grandissima e altissima cupola bianca.
In alto si ergeva uno zoccolo quadrato e sui rispettivi quattro lati aveva i quattro occhi del Buddha, sopra tutti c’era il terzo occhio e poco più giù il segno del Nepal a indicare che tutti gli esseri viventi erano uniti da un rapporto di unità esistenziale, e inoltre l’unità dei punti cardinali che genera pace, luce e amore.

“Bruciare lentamente” è un libro da divorare tutto d’ un fiato.
È un romanzo che avvicina l’idea della fiamma, della passione divoratrice con… altro, il lentamente che porta a un avanzamento fluido e costante di questo fuoco che non divampa ma… brucia.

Recensione libro scritta da Concetta Padula

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Redazione - Recensione Libro.it

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