Recensione Libro “Collezione di primavera”

Citazione “Fuori doveva esserci proprio una grande confusione, ogni giorno cambiava il governo, spuntavano come funghi nuovi partiti e nuovi comitati… lui provava a non ascoltare nessuno, ed evitava semplicemente di pensare.”
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Di cosa parla “Collezione di primavera” di Gyorgy Spiró

“Collezione di primavera” dello scrittore ungherese Gyorgy Spiró è un romanzo che mostra l’ironia crudele insita a volte nella vita.

Il libro, ambientato durante la rivoluzione del 1956, mostra un uomo e una donna ebrei che miracolosamente sono sopravvissuti alle persecuzioni naziste.
Gyula, il protagonista del romanzo “Collezione di primavera”, nei giorni della repressione sovietica, si trovava in ospedale per un’operazione di poco conto, mentre la moglie era rimasta chiusa in casa sua.

Mentre la maggior parte degli anticomunisti hanno avuto la peggio, Gyula ritorna a lavoro, come se niente fosse accaduto e sperando addirittura in una promozione, mentre la moglie organizza la sua mostra di Collezione di primavera.

L’ironia della sorte però vuole creare scompiglio nella loro vita, così per uno strano articolo di giornale, in cui Gyula si trova inserito in un elenco di cospiratori al fianco del nemico, le loro esistenze verranno stravolte.

Il povero protagonista di “Collezione primavera” dello scrittore Gyorgy Spiró sarà accusato di crimini che non ha mai commesso e viene cacciato dalla fabbrica in cui lavorava. Si ritrova solo ad affrontare la rabbia e la delusione degli amici e si attiverà alla ricerca di un documento che attesti la sua permanenza in ospedale nei giorni della rivolta.

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Recensione scritta da

Redazione - Recensione Libro.it

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