Recensione libro “Cujo” di Stephen King

Citazione "Non voleva tornare a casa. Se fosse tornato a casa, un membro della sua trinità (L'UOMO, LA DONNA, IL BAMBINO) avrebbero visto subito che si era fatto qualcosa. Era probabile che qualcuno l'avrebbe chiamato CANECATTIVO. Del resto lui stesso in quel preciso istante si sentiva proprio un CANECATTIVO"
Cujo di King
In questa pagina sono presenti link affiliati
Compra su amazon.it

Di cosa parla “Cujo” di Stephen King

“Cujo” è il nome del docile San Bernardo scelto da Stephen King per scatenare il terrore nell’immaginaria cittadina di Castel Rock, nel Main. Il cane protagonista del romanzo, appartiene alla famiglia Camber, più precisamente a Brett, figlio del rude e violento Joe, che passa il suo tempo tra ubriacature, violenze sulla sua famiglia, e il suo lavoro di meccanico.

“Cujo” vive serenamente la sua vita tra il capanno degli attrezzi di Joe e casa Camber, quando una mattina, inseguendo un coniglio che si intrufola in una tana di pipistrelli, viene morso da uno di questi, infettandosi di rabbia. Il giocoso San Bernardo di quasi cento chili, inizia a trasformarsi in una belva feroce, a causa della malattia che, in modo lento ed inesorabile, gli distrugge il cervello.

Parallelamente alla storia di “Cujo”, si svolge quella della famiglia Trenton. Vic e Donna affrontano una dura crisi matrimoniale, che raggiunge il suo culmine quando il marito scopre la storia clandestina della moglie.

Seconda parte trama “Cujo”

Il piccolo Tad percepisce la dolorosa tensione tra i suoi genitori, che nel suo cervello di bambino si trasforma in incubi terribili e percezione di malefiche presenze nell’armadio. Vic e Donna cercano di recuperare il loro rapporto, ma il lavoro di Vic lo costringe ad allontanarsi per un viaggio.

A questo difficile scenario casalingo, si alterna la violenza inaudita di “Cujo”, il San Bernardo che, stravolto dalla rabbia, inizia ad attaccare ed uccidere gli uomini che trova sulla sua strada. L’incontro tra il cane idrofobo e i Trenton avviene quando quando Donna e Tad si dirigono all’officina di Camber per far riparare la loro vecchia auto.

La macchina si ferma definitivamente proprio davanti all’officina del meccanico, e diventa subito l’obiettivo di “Cujo” che con assalti ripetuti tenta di rompere i finestrini per attaccare i Trenton. Le urla di mamma e figlio sono assolutamente inutili perché Joe Camber è stato già massacrato dal cane, e sua mogli e suo figlio sono in viaggio per raggiungere una sorella di lei.

Commento libro di Stephen King

Stephen King descrive in modo a dir poco magistrale le situazioni e i pensieri di tutti i protagonisti del romanzo “Cujo”, trasferendo al lettore tutta la tensione e il pathos tipiche di un thriller. Lo scrittore descrive in modo incredibilmente plausibile anche i pensieri di Cujo, mettendo in luce il deterioramento della logicità dei ragionamenti, dettati dalla malattia. Stephen King descrive i pensieri del cane e il lettore si trova sbalordito a pensare che “sì, il cane non può che ragionare a quel modo”.

Come sempre nei suoi romanzi, Stephen King trasforma in mostri le paure dei bambini. Il cane malato di rabbia, con gli occhi rossi e la bava alla bocca è la personificazione del “mostro” della separazione dei suoi genitori, che il piccolo Tad Trenton vive con vero terrore. La scrittura di King è davvero entusiasmante: trascina e sconvolge, commuove e terrorizza con parole ricercate e pungenti.

Condividi che fa bene

Recensione scritta da

Davide Gambardella - Recensione Libro.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.