Recensione Libro Fughe

Citazione “Piano piano lo scuro si fa sensazione di colore e infine luce. Il coro indistinto di battere e soffiare diventano il mio cuore, il sangue nelle mie vene, lo spingere e aspirare della macchina che mi tiene in vita. Comprendo che il processo ha funzionato, sono nel corpo della mia vittima e lui è nel mio.”
Fughe di Mario Pacchiarotti
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Di cosa parla Fughe di Mario Pacchiarotti

Lo scrittore emergente Mario Pacchiarotti nel suo libro Fughe ha raccolto quattordici dei suoi racconti, che alcuni lettori già conoscevano, in parte, perché pubblicati, altri invece sono del tutto inediti e quindi da scoprire.

Protagonisti di queste storie che hanno del fantastico al loro interno sono di provenienza e tipologia completamente differenti e questa varietà offre al lettore la possibilità di addentrarsi nel racconto incuriositi dal nuovo arrivato in termini di personaggio.

Fughe fonde il fantascientifico con qualcosa d’intangibile, talmente distante da noi che appare surreale, non ancora possibile e non ancora ascoltato. Questo libro è così innovativo da non essere di facile lettura a primo impatto e sono tanti gli interrogativi che susciterà ogni storia, che spesso durante il suo procedere viene stravolta diventando quasi il contrario di ciò che era all’origine.

A fare da collante ai racconti c’è sicuramente un’ironia che incalza, già prevedibile osservando la simpatica copertina del libro, che vede un pesce rosso cercare la fuga saltando fuori dalla sua vasca. Nonostante il tono pungente e comunque leggero utilizzato da Mario Pacchiarotti, lo scrittore non esula dall’affrontare temi attuali e importanti, richiamando l’attenzione del lettore su comportamenti e reazioni che intristiscono e illuminano zone d’ombra scarsamente osservate nella quotidianità.

In Fughe si parla di guerra, di razzismo, di odio, di tutto ciò che fa risaltare il lato fragile dell’uomo, così tra l’ironia pungente e le ambientazioni fantascientifiche c’è spazio per puntare sotto i riflettori la maggior parte dei difetti che accomunano gli uomini.

In ogni racconto c’è un messaggio più o meno nascosto da parte dell’autore che invita a riflettere sulla nostra condizione di vita o su quello che potremmo mettere in atto, ma che vuole anche strappare sorrisi e ricondurci in una realtà lontana e vicina, ma in ogni modo con fare dissacrante.

Ciò che traspare in Fughe è la verve narrativa di Pacchiarotti che si lascia andare alla sua fantasia ricca di follie e intuizioni intriganti, che tengono incollati alle pagine, in particolare nel momento in cui lo scrittore con una trovata innovativa ribalta completamente il racconto.

Una gran bella scoperta Fughe di Mario Pacchiarotti, soprattutto per la lungimiranza dei suoi racconti, per il modo alternativo di affrontare le tematiche sociali e per i dubbi che insinua nel lettore, che una volta giunto a conclusione tirerà le somme sui vari argomenti per vederci chiaro.

Non è facile trovare uno scrittore emergente così innovativo, che scrive soprattutto per compiacere la sua immensa fantasia e utilizza argomenti così vicini a noi riportandoli in una realtà talmente lontana da confonderci e appassionarci allo stesso tempo.

Fughe è un libro consigliato a tutti quelli che desiderano leggere qualcosa di nuovo e frizzante.

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Recensione scritta da

Redazione - Recensione Libro.it

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