Quali sono i tre libri gialli più belli da leggere del 2021 – I migliori pubblicati

I gialli letti nel 2021 che ho preferito e che consiglio.
Gialli più belli del 2021 - L'uomo del porto
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I gialli consigliati per i lettori alla ricerca di libri belli usciti nel 2021

Da grande appassionata di libri gialli e da lettrice ingiallita ho pensato di condividere con i lettori i libri gialli più belli nel 2021. Come per i precedenti articoli si tratta di gusti personali, quindi non sto di certo dicendo che condividerò con voi i libri più belli in assoluto.

Sono amante dei gialli all’italiana, quelli un po’ retrò nel modo di presentarsi o per l’ambientazione. Molto diversi dai thriller americani o dai noir a cui sono abituati la maggior parte dei lettori.

I miei gusti sono semplici, richiedono non solo una bella trama da seguire, ma anche una scrittura ricercata, a tratti poetica le cui storie sono raccontate dalla voce di protagonisti ben caratterizzati.

Stando ben attenta a tenere fede a questi valori che per me sono ciò che mi fanno sentire più attratta da certi libri ho scelto i tre libri gialli più belli da leggere di questo 2021.

Non è stato facile scegliere tra i tanti romanzi gialli letti, anche perché onestamente sono tanti quelli usciti nel 2021 che mi hanno coinvolto.

Alla fine ho stilato questa mia breve classifica con i miei preferiti di quest’anno.

I migliori tre libri gialli da leggere del 2021 – I più belli tra quelli letti quest’anno

Il primo della mia classifica, anche se potrebbe essere a pari merito con gli altri tre romanzi gialli di cui vi parlerò c’è “L’uomo del porto” di Cristina Cassar Scalia. Un giallo con una protagonista spigolosa, amabile nonostante a volte voglia apparire odiabile.

Una donna innamorata, il vicequestore Vanina Guarrasi, che si trincera dentro se stessa per non vivere, insieme a quell’amore che tiene a distanza, anche il terrore di perderlo.

Lei sa bene cosa significhi perdere qualcuno, ha visto suo padre ammazzato dalla mafia accasciarsi davanti ai suoi occhi. Non vuole che tutto questo si ripeta con il suo grande amore Paolo Malfitano.

Inizia la sua indagine insieme al suo team appena viene rinvenuto il corpo del professore Vincenzo La Barbera in un locale di Catania. Il professore era molto amato, ma nel suo passato c’è tanto tra cui scavare. Prima di morire il professore di filosofia viveva su una barca ormeggiata in un porto, aveva interrotto i rapporti con la sua famiglia di provenienza da tempo e frequentava una donna che non conosceva molto di lui.

Come sempre Vanina Guarrasi vuole vederci chiaro. Indaga, cerca dettagli nonostante sia stata messa sotto scorta dopo una minaccia di morte. Lentamente i tasselli si compongono e la storia si complica fino alle battute conclusive, quando si scoprirà la verità.

Della stessa autrice leggi anche la recensione del libro “La salita dei Saponari” terzo della serie dedicata alla vicequestore Vanina Guarrasi. I primi due sono “Sabbia nera” e “La logica della Lampara”.

Trama libro “L’uomo del porto” di Cristina Cassar Scalia

Catania. Nella grotta di un fiume sotterraneo usata come saletta da un locale molto noto viene ritrovato il cadavere di un uomo: lo hanno accoltellato. Una brutta faccenda su cui dovrà fare luce il vicequestore Vanina Guarrasi che, come se non bastasse, da qualche settimana è pure sotto scorta.

Vincenzo La Barbera, professore di filosofia presso il liceo classico, era un tipo solitario, che usava come casa una vecchia barca a vela ormeggiata nel porto ed era amatissimo dagli studenti. Niente debiti, né legami con la malavita. Eppure qualcuno lo ha ucciso, lasciando il suo corpo nel letto dell’Amenano, un corso d’acqua che secoli fa un’eruzione dell’Etna ha ricoperto di lava e che ora scorre sotto il centro storico della città.

Vanina Guarrasi – la cui esistenza si è complicata, casomai ce ne fosse bisogno, per via di una minaccia di morte giunta dalla mafia palermitana – prende in mano l’indagine. Di indizi, nemmeno l’ombra. Il mistero è assai complesso, e forse ha le sue radici nel passato ribelle della vittima. Per risolverlo, però, Vanina potrà contare ancora una volta sull’aiuto dell’impareggiabile commissario in pensione Biagio Patanè.

Secondo tra i libri gialli più belli da leggere del 2021: “Una sirena a Settembre” di Maurizio De Giovanni

Non nascondo che Maurizio De Giovanni sia tra i miei scrittori di gialli preferiti, nonché uno degli scrittori da me più amati in generale. Lo è per la poesia sempre presente, per l’acume nel portare avanti la storia e la sensibilità nell’analizzare ogni personaggio a fondo.

Con “Una sirena a Settembre” non ha il mio 10 totale come per tutti i suoi altri romanzi, nelle prime pagine è mancato il giusto coinvolgimento, ma con lo scorrere della storia ha conquistato la mia piena attenzione.

Penso che tutti i lettori conoscano Mina Settembre, a cui è ispirata la serie omonima che vede protagonista Serena Rossi. Con questo nuovo romanzo, pubblicato da Einaudi, De Giovanni ci accompagna nel complicato mondo di Mina Settembre, assistente sociale in una delle zone più complicate di Napoli: I Quartieri Spagnoli.

Accadono due eventi che alla fine la coinvolgono. Il primo: un’anziana viene scippata e quasi muore a causa della caduta. Il secondo: una televisione locale manda in onda un servizio su un bambino, di cui l’assistente sociale si è occupata, che vive in una condizione di degrado da mettere i brividi.

Viene investita emotivamente e psicologicamente dai due eventi, ma qualcosa dentro di sé le dice che i non bisogna fermarsi all’apparenza. Mina Settembre vuole andare a fondo come sempre. E nessuno può fermarla. Così inizia a scavare per portare alla luce la verità, insieme al bel ginecologo innamorato di lei Mimmo Gammardella. E alla fine ha ragione: non bisogna mai fermarsi al primo guardo, alla notizia annunciata con grande clamore.

Della stessa serie puoi leggere la recensione del libro “Troppo freddo per Settembre”, primo volume pubblicato dalla casa editrice Einaudi della serie dedicata a Mina Settembre.

Trama libro “Una sirena a Settembre” di Maurizio De Giovanni

Nella città della Sirena le cose non sono mai come sembrano. Una doppia sfida per Mina Settembre, l’irresistibile assistente sociale del Consultorio Quartieri Spagnoli Ovest. Accadono due fatti. Due fatti che appaiono chiari, eppure a Mina i conti non tornano. Un’anziana viene scippata, cade e finisce in coma. Sin qui nulla di strano, purtroppo; è la soluzione del caso, il modo in cui arriva, a non convincere. E convince poco pure il secondo episodio, una scena di povertà estrema mandata in onda da una televisione locale: un bambino che si contende del cibo con un cane fra montagne di spazzatura.

No, a Mina i conti non tornano proprio. Così, con l’aiuto dell’innamoratissimo Mimmo Gammardella, il ginecologo più bello dell’universo, e a dispetto del suo caustico ex marito, il magistrato Claudio De Carolis, decide di indagare. Solo che deve stare attenta, perché di mezzo, in questa vicenda, ci sono parecchie sirene, e le sirene, si sa, incantano. Per fortuna, a far da guida tra inganni e malintesi, c’è la Signora, straordinario personaggio che attraversa tutto il romanzo, una delle invenzioni più poetiche nate dalla fantasia di Maurizio de Giovanni.

Terzo tra i libri gialli più belli da leggere del 2021: “Tutti si more soli La prima indagine del commissario Veneruso” di Diego Lama

“Tutti si more soli La prima indagine del commissario Veneruso” di Diego Lama è un giallo che sembra essere stato scritto anni fa per lo stile asciutto ed essenziale. Più che le interessati alla risoluzione dei casi che deve sbrogliare, il lettore sarà rapito dal commissario Veneruso. Un burbero sensibile, che vive ogni sentimento in modo contraddittorio, che a volte tratta male persino quei suoi assistenti a cui vuole bene come fossero dei figli.

Le storie sono ambientate nel 1883. Si susseguono una dopo l’altra, a volte si accavallano, ma lui non perde mai la sua lucidità, anche se è piegato dalla stanchezza di una brutta influenza. Il suo acume, l’esperienza e la fortuna lo aiutano nella risoluzione dei casi più strani. Omicidi che si svelano nei quartieri popolari così come nei quartieri alti di Napoli.

In ogni uomo convive il seme del male e della cattiveria, insieme a quello che porta a fare del bene. Questo è ciò che pensa, mentre assiste alla crollo della lingua napoletana, il tanto amato dialetto che perde lustro.

Il libro è stato pubblicato nel 2021 dalla casa editrice Mondadori e sono certa che conquisterà i lettori per il modo inedito di presentare le storie.

Trama libro “Tutti si more soli La prima indagine del commissario Veneruso” di Diego Lama

Napoli, luglio 1883. Veneruso, commissario della Polizia del Regno tignoso e istintivo, viene restituito al mondo dopo una settimana di influenza che l’ha reso ancora più amaro e insieme innamorato della vita. In sua assenza, una baronessa è stata uccisa, e sospettati e corrispettivi alibi si rincorrono in una catena di corna e controcorna che travolge mezza aristocrazia.

È però solo il primo dei delitti che Veneruso si ritrova sulla scrivania, ognuno consumato in un angolo diverso di una città che ha tante anime quante stelle sopra i palazzi: c’è quello di uno studioso di Milano, pugnalato nella Biblioteca Nazionale, e il più doloroso di tutti, con vittima una prostituta dodicenne.

Capitolo dopo capitolo, in un ininterrotto piano sequenza lungo venti ore, Veneruso continuerà a oscillare tra le ville nobiliari e i quartieri tetri anche di giorno, solo per scoprire che non è semplice capire dove l’umanità dà il peggio di sé, e che tra i tanti assassinii che si stanno consumando tra i vicoli di Napoli c’è anche quello di una lingua e di un’intera cultura.

Conclusioni personali

Tra i tanti gialli letti in questo 2021 ho scelto tre libri gialli più belli da leggere seguendo l’onda emozionale che mi ha coinvolto. I tre scrittori sono del sud, la prima Cristina Cassar Scalia è siciliana, mentre gli altri due Maurizio De Giovanni e Diego Lama sono napoletani. Credo che la loro origine sia il punto di partenza e di forza da cui nascono ed evolvono le storie che raccontano.

Ho trovato i tre libri originali nonostante siano abbastanza classici nell’impostazione, forti benché le vicende narrate siano vissute da personaggi fragili, delicati ma allo stesso tempo travolgenti.

Sono tre gialli assolutamente consigliati per i motivi appena spiegati e per il modo di essere travolgente dei protagonisti.

Ti è piaciuto l’articolo I tre libri gialli più belli da leggere del 2021? Leggi anche I cinque libri più venduti della settimana di Feltrinelli.

Lista aggiornata alla pagina “I quattro libri più belli da leggere a giugno 2021”.

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Recensione scritta da

Redazione - Recensione Libro.it

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