Recensione Libro “Il borgo del Calendimaggio”

Citazione "L'uomo era in ginocchio con la testa appoggiata contro il ceppo della vecchia incudine. Ripiegato su se stesso, aveva un dardo conficcato sopra il petto: la punta si era conficcata alla base del collo e, intorno, c'era una chiazza di sangue fresco che stava formando un rivolo…"
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Di cosa parla “Il borgo del Calendimaggio” di Rosamaria Perondi e Andrea Perondi

“Il borgo del Calendimaggio” di Rosamaria Perondi e Andrea Perondi, cugini nella vita, ma già scrittori di varie opere, tra cui racconti per ragazzi e commedie, si sono cimentati nella scrittura di questo romanzo, che dietro un omicidio avvenuto in un paese toscano, nasconde ben altro.

“Il borgo del Calendimaggio” infatti, è un romanzo che si apre nel 1944, seconda guerra mondiale. Due ragazzi stanno preparando un’imboscata per rubare oggetti di valore a un colonnello tedesco che con la sua squadra vuole rientrare in Germania portando con sé ciò che ha sottratto al nemico. Questo evento viene poi accantonato, ma riemergerà successivamente, riportando a galla un episodio tragico della storia.

Il fulcro del romanzo è un omicidio che mette in mostra vari aspetti che poco hanno a che vedere con questo, ma centrano con il paesaggio circostante. Gli scrittori Perondi mostrano, infatti, come ogni abitante di quel luogo abbia dei segreti, qualcosa che è rimasto in sospeso e che è meglio nascondere.
Il commissario Conti, che deve far risalire a galla la verità, ha difficoltà nel portare avanti la sua indagine, proprio perché tutti in questo paese sono possibili indiziati.

Quello che cattura durante la lettura del romanzo “Il borgo del Calendimaggio” di Rosamaria Perondi e Andrea Perondi è una descrizione dettagliata di personaggi, eventi, storie, sentimenti che popolano il libro di aneddoti, indizi, racconti molto interessanti.

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Recensione scritta da

Redazione - Recensione Libro.it