Recensione libro “Il carnefice del silenzio” di Claudio Bertolotti

Citazione “... nella mente Blackwood, vedeva chiaramente la sagoma del cadavere, la Tau greca rovesciata, la nota incisa. Tutto parlava. Ma in un linguaggio che poteva essere decifrato solo con l’orecchio dell’incubo.”
Il carnefice del silenzio
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“Il carnefice del silenzio” di Claudio Bertolotti: il male che viene da dentro…

Con “Il carnefice del silenzio” terzo volume dell’Archivio Blackwood, lo scrittore Claudio Bertolotti ci porta a scoprire un altro volto dell’oscurità.

Questo terzo capitolo della saga ci conduce in una Londra dal freddo pungente, nel 1889.
L’atmosfera è cupa, il silenzio talmente denso da sembrare artificiale, rotto solo dal suono lontano delle campane.

Trama libro

Londra, 1889.
In un orfanotrofio murato viene ritrovato un bambino muto accanto al corpo crocifisso di un prete.
L’unico suono che pronuncia è un versetto spezzato del Salmo 88.
L’ispettore Edgar Blackwood indaga tra cripte dimenticate, archivi ecclesiastici e simboli incisi nel sangue.
Un culto sopravvissuto al tempo sta riemergendo: mutilazioni rituali, lingue mozzate, corpi sacrificati per una fede corrotta.
Ma il vero orrore… è ciò che non osa parlare.
Il Terzo capitolo dell’Archivio Blackwood.
Il silenzio ha un carnefice.

Commento libro

Anche in questo romanzo Edgar Blackwood è chiamato a confrontarsi con la cupa realtà, alla scoperta di verità che si celano abilmente. Tra enigmi, misteri, ciò che viene taciuto o messo nella fossa per dimenticare, si dispiega una storia che viene dal passato, piena di buio.

In questa vicenda vibra il male, quello altamente pericoloso perché proviene dall’interno, quindi più radicato.

Per questo l’indagine diventa una sfida quasi impossibile alla ricerca di risposte che non vengono pronunciate o solo molto complesse da sbrogliare.

L’atmosfera gotica, il pathos crescente, descrizioni puntuali, una scrittura che scorre bene dando un bel ritmo al romanzo, rendono la trama coinvolgente. E poi ci sono i pezzi del puzzle da ricomporre laddove sembra ci siano divieti che negano l’accesso alla verità.

Ma se quella realtà e conoscenza a cui ci si sta avvicinando sarebbe meglio non saperla? Se fosse meglio rimanere nell’ignoranza per non conoscere una verità agghiacciante che potrebbe far sprofondare nell’abisso?

Il romanzo di Claudio Bertolotti ha un’atmosfera gotica che diventa parte integrante della storia, un mistero complesso che dà maggiore spinta al lettore nella ricerca della verità e un ritmo che incalza. Tutti elementi che fanno apprezzare “Il carnefice del silenzio”.

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Recensione scritta da

Redazione - Recensione Libro.it

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