Recensione Libro “Il corridoio di legno”

Citazione “Non so se ci avevano insegnato che gli uomini non piangono, è probabile; ma è ancora più probabile che non piangessimo perché non conoscevamo quel dolore.”
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Di cosa parla “Il corridoio di legno” di Giorgio Manacorda

“Il corridoio di legno” dello scrittore Giorgio Manacorda al suo primo romanzo è tra i dodici concorrenti al Premio Strega 2012. Il romanzo si apre da subito mostrando la sua qualità narrativa e complessità di eventi che si affrontano, ovvero gli Anni di Piombo.

Uno dei protagonisti del libro “Il corridoio di legno” è Giorgio, un poliziotto che ritorna a Berlino per un’indagine che lo vede coinvolto. Le tracce che segue sono quelle di due fratelli, Antonio e Silvestro, suoi amici dell’adolescenza con cui ha trascorso alcuni anni in un collegio in Germania.

Nel romanzo le voci dei vari protagonisti si mescolano dando vita al racconto di quello che accadde nel passato, delle contestazioni studentesche che per alcuni divennero poi atti di terrorismo, degli amori, delle perdite e dei ritorni fugaci, tutte cose che il poliziotto deve riportare alla luce.

Quello che è evidente da subito nel libro di Giorgio Manacorda è che niente è lasciato al caso, ogni parola è ricercata con intelligenza, con meticolosità che a tratti rende la lettura impegnativa e gli eventi narrati sono segnati da un’esperienza che sembra diretta e per questo tangibile.

“Il corridoio di legno” è un romanzo rilevante per l’argomento che tratta, ma anche per lo stile e la capacità che ha lo scrittore di mettere tutti i tasselli al posto giusto e ricostruire la storia partendo da un passato che sembrava segnato da altri sentimenti e pensieri.

Nella scelta di questo libro il lettore dovrà tener presente il tema che affronta, sicuramente più adatto a un pubblico sensibile all’argomento e che ha la voglia di addentrarsi nella Storia.

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Redazione - Recensione Libro.it

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