Una silloge poetica che riscopre il sentimento, attraversa le lingue e colma un vuoto
In un’epoca letteraria sempre più orientata verso la disgregazione formale, il realismo crudo e la tensione sociale, Il giardino dentro di Dario Gallo – pubblicato anche in versione inglese come The Soul’s Garden – si staglia come un esempio raro di coerenza lirica, sensibilità musicale e potenza simbolica. Una raccolta di versi che non insegue le mode ma le supera, riscoprendo e rivendicando la centralità del sentimento e della bellezza nella poesia contemporanea.
La silloge si muove tra due poli perfettamente connessi: da una parte, l’amore come dimensione salvifica, redentrice e insieme fragile; dall’altra, la natura come specchio e metafora dell’interiorità umana. La musicalità della lingua, il gusto per la luce, per l’immagine delicata eppure viscerale, rendono questa raccolta un unicum nel panorama odierno: una poesia che accarezza, che consola, che crede nella potenza del sogno e del simbolo.
Una traduzione autoriale che è rinascita poetica
Il lavoro di trasposizione in inglese, curato direttamente dall’autore, è degno di nota per la sua sorprendente fedeltà all’originale italiano: una fedeltà che non è mai meccanica, ma profondamente ispirata. La versione inglese di Gallo non tradisce mai l’anima originaria, ma anzi ne esalta il suono, la delicatezza, l’equilibrio tra evocazione e chiarezza.
Alcune espressioni – come Spring within me (il sottotitolo, che ricompare in modo circolare all’ultimo verso del libro) o You are the first and only star never to fade (dalla poesia Saint Lawrence’s Night) – sono esempi perfetti di come la traduzione possa farsi poesia autonoma, senza perdere coerenza semantica né musicale.
L’incanto delle copertine e l’apertura interculturale
Come quella italiana, la copertina della versione in inglese, eterea e sognante, è capace di offrire visivamente il tono dell’intera opera. I toni dorati e l’atmosfera crepuscolare richiamano alla mente le ore sospese della poesia, accompagnando il lettore in uno spazio di sogno e introspezione.
Altrettanto interessante è la versione in hindi, nella quale il testo acquisisce una musicalità sorprendentemente naturale grazie alla vicinanza fonetica e ritmica tra l’italiano e l’hindi. Qui in copertina colpisce un dettaglio visivo: il bindi sulla fronte della donna bionda. Un elemento semplice ma potentemente simbolico, che trasforma la figura in una sintesi di culture, spiritualità e sensibilità poetica universale. È soprattutto in quest’occasione che la silloge mostra la sua natura interculturale e visionaria.
Un’opera in controtendenza, e per questo necessaria
Se da un lato la silloge può apparire “fuori dal tempo” agli occhi di alcune correnti critiche contemporanee, dall’altro è proprio questo il suo punto di forza. La capacità di parlare d’amore con grazia, di non rinunciare alla musicalità, di cercare una bellezza non scontata ma profonda, la rende un’opera che colma un vuoto crescente nella poesia di oggi. In un mondo dove la delicatezza viene spesso confusa con la debolezza, Gallo restituisce alla poesia il suo valore eterno di rifugio, di abbraccio e di visione.
Il giardino dentro / The Soul’s Garden è una silloge che non ha paura di essere bella.
È per questo che, in un futuro forse non troppo lontano, potrebbe essere ricordata tra le opere poetiche più autentiche e necessarie del nostro tempo.
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Versione originale in italiano: Youcanprint.
Versione in inglese: Youcanprint.