Recensione libro “Il giro dell’oca” di Erri De Luca

Citazione “Lasciami il gioco dell’oca, mi aiuta a ripassare. Ho battuto un percorso segnato, come faccio in montagna. Sono uno che ripassa. Libertà è stata avere un dado in pugno con la scelta di lanciarlo o no, come davanti a una parete, da scalare o no.”
Il giro dell'oca
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Trama, recensione e commento libro “Il giro dell’oca” di Erri De Luca

Erri De Luca con il suo romanzo “Il giro dell’oca” ci racconta una parte della sua vita molto intima e mai confessata ad alcuno.

Tutto nasce mentre rilegge “Pinocchio”, quando sente la presenza del figlio che non ha avuto, il figlio che la madre – la donna con cui in gioventù lo concepì – decise di abortire.

Trama libro “Il giro dell’oca” di Erri De Luca

A quel figlio mai nato, il grande scrittore napoletano racconta parte della sua vita: l’infanzia, la nostalgia della madre e del padre, il bisogno di andare via, di seguire la propria libertà. Racconta della guerra, dell’amore per la scrittura, delle battaglie di giustizia, pace e libertà a cui ha partecipato.

Tra padre e figlio nasce così un dialogo profondo, estremamente personale, intimo e struggente. Il figlio, forse il suo più nascosto se stesso o forse l’alter ego di se stesso, ad un certo punto da muto spettatore partecipa attivamente al gioco e interloquisce.

Le sue risposte forti, vere, non lasciano escamotage alcuno e sono tutte rigorosamente in neretto.

Il lettore comprende presto che Erri De Luca non si relaziona con un figlio non avuto e adesso tanto desiderato, ma si confronta soprattutto con se stesso. Capisce che le domande che gli pone quel figlio pretendono una risposta sincera, franca, che gli faccia ammettere la verità sino in fondo.

E allora, in una notte buia e ventosa, davanti al caminetto acceso, con una fetta di pane ben tostato con un filo d’olio, il dialogo tra padre e figlio diventa la maniera per ripercorrere alla moviola la propria vita.

Commento libro di Erri De Luca

Ancora una volta Erri De Luca con “Il giro dell’oca” ci regala un libro intenso, poetico, dall’atmosfera rarefatta, arricchendolo di un’atmosfera magica fatta di silenzi, di stelle lucenti, di storie vere da raccontare per non dimenticare.

Tante le immagini che riportano all’intimità della storia, immagini rese perfettamente vere, toccabili dalla penna sapiente di uno scrittore fortemente impegnato nella vita e meravigliosamente abile nell’usare la parola che diventa poesia pura.

La materia trattata è importante ed è la vita stessa dell’autore, per questo l’interlocutore che lui immagina è un figlio adulto, già cresciuto, che gli pone non poche obiezioni a certe sue contraddizioni o fughe, ma che con infinita dolcezza non gli rimprovera nulla.

Libri da leggere di Erri De Luca: “Il giorno prima della felicità” e “Montedidio”.

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Recensione scritta da

Milena Privitera

Presentazione Milena Privitera Leggere è la mia prima passione. Scrivere la seconda.

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