Il mestiere del blogger

Blogger tra i tanti che hanno un blog.
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Le giornate di chi scrive per un blog: il duro lavoro del blogger

Me ne vado in giro con parole che vorticano nella mia testa, frasi di recensioni che metterò nero su bianco, pagine di libri che avrei voluto scrivere io, citazioni che appunterò sui miei quaderni. Fa parte del mestiere del blogger, scusatemi per aver attinto dal titolo del libro Il Mestieri dello scrittore di Murakami Haruki.

Come uno dei più grandi scrittori giapponesi dice dei romanzi, e cioè che tutti possono scriverlo, così tutti sono in grado di avere un blog, su questo non ci piove. Non è necessario avere grandi talenti o essere pensatori straordinari ma, allo stesso modo dei libri, il lavoro duro è continuare ad avere lettori negli anni; è questa la vera qualità che contraddistingue uno scrittore di qualsiasi tipologia.

Essere un blogger è un mestiere sopravvalutato, nel senso che tutti ci provano. Anche chi non è bravo nello scrivere, anche chi fa errori ortografici, può mettere in piedi il suo teatrino di pensieri online. Cosa ben diversa è riuscire a non perdersi nel mare infinito di Internet, durare nel tempo e farsi seguire.

Per portare avanti al meglio il mestiere del blogger bisogna essere determinati, avere costanza, passione, ispirazione e stare sempre sul pezzo. Non esiste attimo di riposo per chi scrive, la testa è sempre spettatrice della lotta tra le parole: vincono quelle più convincenti e coinvolgenti.

Come diventare un buon blogger?

Per essere un buon blogger e parlare di libri non basta saper scrivere, amare la lettura, trascorrere del tempo in libreria e cercare di stare un passo avanti per conoscere le novità o prevedere quale sarà il nuovo best seller dell’anno.

Bisogna avere uno sguardo che vada oltre il visibile, un cuore sensibile ai silenzi carichi di significati che si trovano tra una riga e un’altra di un libro, aver accumulato esperienza e sentirsi una cosa sola con il proprio mestiere. Non ci sono ferie per i blogger, non ci sono attimi di pausa, disattenzioni, superficialità.

Non è semplice riuscire a emergere tra i tanti che scrivono, che aprono blog, che danno la loro opinione, così come non è facile avere sempre qualcosa d’interessante da dire, essere felice di dare un valore ai propri pensieri e cercare di non essere banali.

Scrivere quotidianamente richiede una mente aperta e interessata, un occhio attento e una penna con più colori. E se molti dicono che ogni cosa è possibile, che basta provarci, non credeteci: quando si è in tanti, pochi riescono.

Io non so se sono riuscita nell’impresa, ma ho faticato tanto per dimostrare a me stessa che esiste il tempo giusto per fare quello che mi piace.

I mestieri, di qualsiasi tipo, non s’improvvisano, anche se nel 2017 tutti sembra che possano fare tutto, ma un conto è sedersi e scrivere, un’altra cosa è vivere di scrittura.

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Recensione scritta da

Redazione - Recensione Libro.it

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