Recensione libro “Il mio nome non è Dio” di Antony Harris

Citazione “Non avevo idea del perché scendessi a esplorare quel misero pallone azzurro. Forse cercavo solo di fuggire da quel tormento, di dare un senso a quella folle fuga che in una notte sola mi fece perdere ogni cosa.”
Il mio nome non è Dio di Antony Harris
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Trama romanzo e recensione libro “Il mio nome non è Dio” di Antony Harris

“Il mio nome non è Dio” di Antony Harris è stato pubblicato dalla casa editrice Albatros nel 2021.
Il romanzo riesce a creare parallelismi tra civiltà e religione, a mettere assieme romanzo e idee che possono essere basati sulla realtà, sulla scientificità.

Antony Harris parte dall’assunto che secondo la mitologia sumera l’origine dell’umanità derivi da una razza aliena. Furono loro che vennero da lontano, per sfuggire a un destino crudele e dopo un lungo viaggio grazie a strani marchingegni lavorarono e governarono la Terra. Uno degli obiettivi era sfruttare il nuovo territorio ed estrarre materiali utili. Ciò che hanno fatto è stato creare l’umanità.

Il lettore grazie alla creazione letteraria fantasy di Antony Harris si addentrerà in una storia atipica. Il libro potrebbe avere origine da una domanda molto chiara: l’universo ha altri abitanti oltre l’uomo?

Sembra possibile che noi esseri umani non siamo soli. Da anni sono molti a cercare di dimostrare la presenza degli extraterrestri. E queste idee, che ad alcuni potranno sembrare folli, trovano uno spiraglio di possibilità anche analizzando le antiche civiltà o andando a fondo nell’interpretazione della Bibbia.

Commento libro di Antony Harris

La trama del libro “Il mio nome non è Dio” è davvero interessante e scritta in modo accattivante. Da subito l’autore riesce a farci entrare nel vivo della storia raccontandoci di un uomo che non ricorda nulla di sé e di ciò che è accaduto. Una persona che è stata via per trent’anni, che viene accudito da Titano, un gigante che non credeva nella sua possibilità di salvezza.

L’uomo è bendato, ha il corpo nero e duro, come carbonizzato, ma grazie a una lancia e alle sue incisioni torna a ricordare ogni cosa.

Ed è così che il lettore viene assorbito totalmente da questa storia incredibile. Tra clonazioni, codici genetici, la creazione di individui migliori, una condanna a morte per il crimine commesso, la fuga, le esplorazioni e incontri assurdi, questo libro scatena tante riflessioni. Riflessioni sull’umanità, sugli extraterrestri, sul potere, sullo sfruttamento delle risorse e su quanto siamo in grado di conoscere riguardo alle nostre origini.

E poi il finale di “Il mio nome non è Dio” vi lascerà sorpresi, non solo per la conclusione ma anche per il legame con qualcosa che ci riguarda…

Leggi l‘intervista a Antony Harris pubblicata sul nostro sito.

Il libro può essere acquistato anche su Mondadori.it e Feltrinelli.it.

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Voto libro 4.5 su 5
Recensione scritta da

Redazione - Recensione Libro.it

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