Il mio pescegatto si mangia da solo di Beppe Puso: recensione libro

Citazione “Ho tanti difetti lo so, ma tutti mi riconoscono anche un grande pregio: riesco a ridere anche quando gli altri sono tristi. Come ai funerali per esempio.”
Il mio pescegatto si mangia da solo
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Trama, recensione e commento libro Il mio pescegatto si mangia da solo di Beppe Puso

Il mio pescegatto si mangia da solo è un libro che mette in evidenza la grande ironia e la visione surreale di Beppe Puso.

Basta leggere la prima frase per capire che questo diario, o meglio Economica Agenda, ci farà sorridere, ci coinvolgerà inaspettatamente.

Il lettore si troverà a condividere con il protagonista momenti di cui è difficile capire la natura: siamo di fronte alla realtà o qualcosa di puramente inventato? C’è davvero un senso in quel che dice o le frasi sono invenzioni della sua mente che si muove in un senso inverso al nostro? Realtà e fantasia si mescolano, così come l’allegria con la serietà.

Il protagonista del libro si confida parlando di tutto quello che gli gira nel cervello, scrivendolo su un’agenda la follia del suo tempo e del suo pensiero.

Commento libro di Beppe Puso

Alcuni passaggi sembrano estemporanei, fuori luogo, privi di significato, ma sono estrapolazioni di pensieri e di sensazioni spesso umoristici. Si sorride tanto leggendo Il mio pescegatto si mangia da solo. Spesso si resta spiazzati dalla freddura e si torna a leggere l’ultima frase.

Beppe Puso gioca con i pensieri, usa la creatività, il sarcasmo, l’irrealtà, mescola tutto, realizzando situazioni surreali, anche sconclusionate, ma davvero piacevoli.

Belli i giochi di parole, gli scenari che narra, le trovate ironiche per raccontare una realtà finta o una finzione vera.

Il mio pescegatto si mangia da solo è un libro diverso dal solito, particolare, spesso irriverente. Adatto a un pubblico che vuole divertirsi e lasciarsi prendere un po’ in giro bonariamente dall’autore.

Vi lascio con questa massima di Beppe Puso:
“Solo quando perdi qualcosa ti rendi conto di quanto questa fosse importante. Ma forse è meglio che mi rassegni, non ti ritroverò mai più, mia amatissima mutanda rossa con gli orsetti.”

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Recensione scritta da

Redazione - Recensione Libro.it

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