Il romanzo che non c’è di Elisa Barone: recensione libro

Citazione "Non c’erano più i capelli lisci e neri, non c’era il volto tornito ma sfilato, non c’era più lo sguardo sognante, ma gli occhi ed il sorriso di una matura signora bionda e ben tenuta ricordavano vagamente la ragazza che aveva vissuto in quella casa."
Il romanzo che non c'è
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Trama romanzo e recensione libro Il romanzo che non c’è di Elisa Barone

Il romanzo che non c’è di Elisa Barone si legge incuneandosi nei ricordi della protagonista. Accanto a lei, si viaggia in un percorso che parte dall’infanzia arrivando all’età adulta.

Recensione libro Il romanzo che non c’è di Elisa Barone

Clara vive un dolore intenso, che non si può spiegare, che attanaglia il cuore. La casa che l’accoglie è come se la lasciasse in un angolino, come se non le desse la possibilità di godere del proprio tempo, dello spazio, del tepore. Tra quelle mura si sente sola, abbandonata, soffocata dal dolore.

Clara non è mai stata realmente abbracciata dalla madre, si è sentita rifiutata, non voluta. Da quando il fratellino è morto, per lei non c’è più stato spazio nel cuore della mamma.

Ed ora ci sono i ricordi che però sfumano e spesso si intrecciano con l’immaginazione, con il sogno, con quello che lei avrebbe voluto ma alla fine non è stato.

Commento libro di Elisa Barone

Ne Il romanzo che non c’è il lettore troverà la poesia, il coinvolgimento, la passione. Troverà uno scorrere di parole impetuose, che trascina con sé. Sarà impossibile non trovarsi a vivere le stesse sensazioni della protagonista, a non essere coinvolti dalla malinconia, dalla tristezza e dall’amore.

Il tema portante del libro è l’amore mancato, quello che una madre nega a una figlia, quello che diventa dolore, solitudine, silenzio.

Ogni sentimento, in particolare quello legato al rapporto con Sergio, è sviscerato ma con delicatezza, con passione, con dedizione.

Elisa Barone scrive con sentimento, stando attenta all’umore della sua protagonista, a condividere sensazioni, pensieri, momenti con il lettore.

Il romanzo che non c’è stringe il cuore, commuove, ma porta anche a riflettere sulla condizione delle famiglie segnate dal dolore.

L’autrice ci fa capire quanto certi eventi e certi strappi all’anima, seppur lontani nel tempo, riescano a condizionare una vita intera.

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Recensione scritta da

Redazione - Recensione Libro.it

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