Recensione libro “Il sentiero delle metamorfosi” di Alferio Spagnuolo

Citazione “In realtà sbaglia, commissario. Io riesco a penetrare col mio sguardo anche nel sentiero delle metamorfosi.”
Il sentiero delle metamorfosi
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“Il sentiero delle metamorfosi” di Alferio Spagnuolo: cosa si nasconde dietro la morte?

“Il sentiero delle metamorfosi” di Alferio Spagnuolo è il terzo libro della saga che vede come protagonista il commissario Salvati. Il suo modo di essere e la sua vita, in cui si intervallano luci e oscurità, si fonde a una città corrosa, difficile, piena di maschere.

Vincenzo Maturo, proprietario di una discoteca famosa, perde la vita, o meglio sembra che se la sia tolta. Sul presunto suicidio, avvenuto in una via conosciuta come il sentiero della metamorfosi, interviene la squadra del commissario Salvati. Sarà lui a muoversi tra le vie intricate della città e dell’esistenza dell’uomo, amante di Lucia Miraglia, moglie di un delinquente.

Indagando vengono a galla numerosi indizi che portano sospetti e aprono nuove strade, per lo più impervie da percorrere. Se la scientifica e il medico legale sono certi che si tratti di omicidio, qualcosa al commissario non quadra.

I pezzi del puzzle che compongono l’indagine sono davvero tanti e non è facile venirne a capo. Tra vizi, ambiguità, messe sataniche, gelosie e infedeltà si dipana una storia oscura e piena di mistero.

Ci vuole l’intervento dell’ispettrice Morelli per dare una direzione al commissario che si muove tra indizi confusi e satanismo. Lentamente, in una costruzione certosina, si compone l’immagine di quel che è. Nulla è come può sembrare a un occhio non troppo attento e le metamorfosi dell’anima si dimostrano essere la chiave di lettura.

Commento libro

“Il sentiero delle metamorfosi”, pubblicato da Robin Edizioni, è un giallo dalla struttura solida, dai personaggi raccontati con sguardo indagatore e attento. La trama è costruita in modo impeccabile.

Alferio Spagnuolo è capace di creare il giusto ambiente, di inserire perfettamente ogni personaggio all’interno della narrazione, di dare enfasi agli eventi, pathos alla storia. Fa muovere i protagonisti in un sottobosco losco, in cui non sembra esserci salvezza contro il male spietato che imperversa. I personaggi vivono in una realtà piena di incongruenze, malata, tra interessi, relazioni pericolose, droga e corruzione. Ogni cosa in questo libro sembra essere al suo posto.

Un buon giallo degno di attenzione.

Leggi anche la recensione del libro “Mille motivi per un assassinio”.

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Recensione scritta da

Redazione - Recensione Libro.it

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