“Il Vangelo delle ombre” di Claudio Bertolotti: un secondo caso da risolvere per l’ispettore Blackwood
“Il Vangelo delle Ombre” di Claudio Bertolotti è il secondo volume della serie L’Archivio Blackwood.
Dopo “Le Ombre di Whitechapel – Il segreto del sangue immortale” il lettore si troverà inghiottito nuovamente nella nebbia di una Londra pericolosa e terrificante.
Il romanzo si apre con il ritrovamento del corpo insanguinato di una bambina che sussurra, come fosse una litania, frasi in latino. Sembra in stato di shock, ma nessuno in quel cortile ha visto o sentito nulla di utile.
Ma l’ispettore Edgar Blackwood capisce subito che dietro quell’indagine che sta per iniziare si nasconde qualcosa di peggio di ciò che si può presupporre. Gli elementi che dimostrano la difficoltà e la pericolosità del caso ci sono tutti. Bisogna evitare che il quel qualcosa di peggio si palesi ancora.
Qualcosa di inquietante si aggira come un’ombra per le strade di Londra, rendendo labile il confine tra realtà e immaginazione, tra fede e ragione.
La storia si dipana tra enigmi, segreti, antiche superstizioni, manoscritti, indizi avvolti dalla nebbia, lotta tra tenebre e luci, il tutto coadiuvato da un buon ritmo e altrettanto coinvolgimento.
Riuscirà l’ispettore a chiarire l’accaduto e a dare pace a un luogo avvolto dall’oscurità? Il lettore si troverà a sperare che sia così, emotivamente coinvolto dalla storia.
E anche se la vicenda si conclude e il libro si chiude, il presagio che non sia ancora finita, resta.
Commento libro
Con uno stile deciso ed elegante, con descrizioni precise, accurate e che mettono in risalto dettagli rilevanti, lo scrittore Claudio Bertolotti convince con questo suo secondo romanzo gotico.
Ciò che ulteriormente colpisce di questo libro è la capacità dello scrittore di mettere il lettore davanti a personaggi che si portano addosso un bagaglio complesso. Fragilità, dubbi, sensi di colpa, fede, superstizione e poi dolore sono alcuni elementi importanti che rendono un valore aggiunto al romanzo.