Recensione Libro “Il vecchio e il mare” di Ernest Hemingway

Citazione “Una volta sulla parete c'era la fotografia sbiadita della moglie, ma il vecchio l'aveva tolta perché si sentiva troppo solo a vederla, e l'aveva messa su un angolo della mensola sotto la camicia pulita".
Il vecchio e il mare di Hemingway
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Trama e recensione libro “Il vecchio e il mare” di Ernest Hemingway

“Il vecchio e il mare” di Ernest Hemingway è uno dei libri più amati dello scrittore, un classico della letteratura che tutti dovrebbero aver letto.

Passano ottantacinque giorni e il vecchio Santiago non ha pescato nulla, pensa ci sia un sortilegio, si crede sfortunato, e non è l’unico a pensarlo, ma non smette di avere fiducia, di sperare; lui continua a parlare con il mare, continua a pensare al mondo che c’è oltre l’orizzonte come qualcosa di raro, da cui attingere.

Il bambino, Manolo, che ha imparato il mestiere di pescatore e tutti i segreti dal vecchio, è costretto ad abbandonare il suo amico di viaggio, per volere dei genitori, che desiderano peschi su un’altra barca. Ma Manolo è molto affezionato al vecchio e se ne prende cura come se fosse un figlio. Tra i due c’è un rapporto molto intenso e per il bambino è difficile accettare che il suo insegnante di pesca torni sempre a mani vuote.

Il vecchio ha un forte attaccamento al mare, la sua passione per tutto quello che vive nei sottofondi è tangibile nella lotta disperata e fragile che intraprende con un enorme pesce spada. Ma questa è solo una parte dell’avventura, perché il vecchio è costretto a combattere anche con degli squali enormi per salvare l’unico pesce che ha pescato, di cui al rientro resterà un ammasso di sole lische.

Santiago è un personaggio a cui ci si affeziona dalle prime pagine de “Il vecchio e il mare”, ispira tenerezza, fa sentire il lettore subito dalla sua parte; a volte leggendo si ha la tentazione di volerlo aiutare nella sua impresa, verrebbe voglia di alzarsi dal divano e tirare la lenza.

Commento libro di Ernest Hemingway

Maledizione e magia, solitudine, ricerca di abbandono, amore per la vita e per la propria condizione di esistere di pesca, per i pesci.

Il vecchio e il mare” di Hemingway è tutto questo e non ha bisogno di presentazioni, si propaga nel tempo come un’eco, fa ritorno, si ripresenta quando sembra essere distante, descrive una storia che ha qualcosa di poetico, qualcosa che non può essere immaginata, deve essere per forza vissuta.

Il racconto di Ernest Hemingway si basa su pochi elementi, due soli personaggi, il vecchio e il ragazzo, che sono in perfetta sintonia, hanno tutti e due bisogno dell’altro, è come se fossero un’unica cosa; la loro cura, la loro dedizione è totale. “Il vecchio e il mare” è una favola che non lascia indifferenti.

Chi è Ernest Hemingway

Nasce a Oak Park nel 1899 e muore nel 1961. Negli anni 20 fece parte de La generazione perduta una comunità di espatriati a Parigi. Ebbe quattro matrimoni e diverse relazioni. Ha ricevuto nel 1953 il Premio Pulitzer per Il vecchio e il mare e nel 1954 ha ricevuto il Premio Nobel per la letteratura. Tra i suoi libri ricordiamo E il sole ancora sorge, Addio alle armi, Uomini senza donne e Di là dal fiume e tra gli alberi.

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Voto libro 4 su 5
Recensione scritta da

Redazione - Recensione Libro.it

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