Recensione Libro intervista Alessandra Angelo-Comneno autrice del libro “Sorelle, amiche per sempre”

Intervista alla scrittrice Alessandra Angelo-Comneno autrice del libro "Sorelle, amiche per sempre".
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1. Per iniziare… raccontaci qualcosa di te, qualcosa che vorresti che i nostri lettori sapessero prima di entrare in contatto con il libro che hai scritto.

Sinceramente mi piacerebbe che i lettori mi scoprissero proprio attraverso la lettura del mio libro perché non ho mai amato parlare di me, ma non volendo essere fraintesa con un mio silenzio dettato solo da una grande riservatezza, eccomi qua:
Sono nata a Roma, ultima di quattro sorelle, in una famiglia già numerosa in quanto vivevano con noi anche i nonni paterni, un gatto (sostituito alla sua morte da un cane) e qualche canarino. Sono cresciuta prevalentemente in un mondo di adulti dove io ero “la piccola”, coccolata ed amata da tutti, ma non viziata: di natura generosa, ero sempre pronta ad aiutare in famiglia secondo le mie possibilità. Ho iniziato con entusiasmo la scuola perché mi avrebbe finalmente insegnato a leggere e a scrivere e quindi a mettere mano alla vastissima biblioteca di mio padre. La mia passione per le arti figurative mi hanno poi spinto ad intraprendere dopo il primo biennio del Liceo Classico, gli studi presso il Liceo Artistico dove ho conseguito brillantemente la maturità, frequentando contemporaneamente corsi di decorazione presso l’Accademia di Belle Arti e corsi privati di pianoforte e chitarra classica. Per assecondare le mie poliedriche esigenze emotive, continuamente sollecitate da una curiosità ed un desiderio di conoscenza inusuali, mi sono dedicata con impegno allo studio delle lingue straniere, come strumento necessario per integrarmi con quelle culture diverse già tanto apprezzate durante i numerosi viaggi all’estero con i miei genitori. Sono sposata, madre di due figli ed ora anche nonna e sono rimasta un’indefessa viaggiatrice, trascinando nell’entusiasmo della scoperta mio marito con cui ho compiuto numerosi giri del mondo sostando soprattutto nei Paesi del sud-est asiatico e nel Continente Australiano che considero la mia seconda Patria. Sono appassionata di storia, arte, musica e natura ed approfitto del contatto con popolazioni e tradizioni differenti per colmare la mia insaziabile e poliedrica curiosità in una continua ricerca del nuovo. Ho lavorato per quasi 40 anni in un grande gruppo bancario occupandomi del settore import-export e poi dedicandomi alla consulenza alle famiglie e privati, coltivando ogni utile opportunità di relazioni interpersonali.

2. Se dovessi riassumere in poche righe la trama del romanzo “Sorelle, amiche per sempre” cosa diresti?

Il romanzo è autobiografico e si svolge tra gli anni ’50 e gli anni ‘70 . Il mio è un racconto di famiglia, soprattutto al femminile, ma la nostra storia personale è anche quella di un’epoca con riferimenti a come si viveva durante quegli anni, alle abitudini, alle speranze. Parlo delle nostre vacanze in tenda quando il campeggio era considerato solo “cosa da zingari”, di alcuni nostri viaggi, dell’approccio con la scuola, delle mie prime mestruazioni e delle timide curiosità sul sesso. Racconto dell’amicizia, dei contrasti adolescenziali e del primo bacio, delle lotte studentesche del 1968 ed oltre, del Libano e della sua guerra, ( una delle mie sorelle ha vissuto più di 30 anni in quella Nazione), delle prime crisi energetiche, di separazioni e divorzi, di nascite, della malattia, della vita e della morte.

3. Il tuo libro è autobiografico, racconta della tua storia e del tuo legame indissolubile con tua sorella e i tuoi genitori. Quanto è stata importante la tua famiglia per affrontare il dolore che ti è piombato addosso?

Tantissimo. Gli insegnamenti ricevuti dai miei genitori come l’amore incondizionato, il reciproco rispetto per le scelte di ognuno di noi, il coraggio, la coerenza, hanno forgiato il mio carattere sviluppando una grande forza interiore senza la quale non credo ce l’avrei fatta.

4. Qual è il significato che vorresti che il lettore cogliesse entrando in contatto con le parole del tuo libro “Sorelle, amiche per sempre”?

Vorrei che fosse un messaggio di amore e di speranza in questo periodo così difficile che tutti noi stiamo vivendo dove sembra che nulla abbia più valore.

5. Che valore ha questo libro per te? La scrittura ti ha aiutato a convivere con la sofferenza?

Un grande valore perché, forse per la prima volta, “ripescando” nel retro-bottega della memoria e della coscienza, ho messo in luce emozioni, sensazioni, vibrazioni che premevano per essere rivissute dopo la morte di mia sorella Stefania, per continuare con lei quel dialogo così bruscamente interrotto. Ho cercato di “esorcizzare” la morte, raccontando della vita.

6. Qual è il ricordo più bello che possiedi di tua sorella/amica per sempre?

I ricordi sono tantissimi, ma il più bello è forse quello del suo sorriso, quello che mi accoglieva quando la andavo a trovare, quello che era sempre presente su quel viso tanto bello, solo pallido per la malattia, quello che compariva quando mi chiedeva: “Ti piace il cappellino che mi sono comprata?” ed era il copricapo che pudicamente nascondeva il suo cranio privato dei capelli a causa della chemioterapia, quello che, pochi minuti prima di morire mi fece, per rassicurarmi, dicendomi: “È bello, tanto bello!”

7. Da dove nasce il desiderio di raccontare la tua storia in questo libro?

Nasce, come ho detto prima, dal desiderio di trasmettere una speranza, un messaggio di amore appunto.

8. C’è qualche nuovo progetto in corso che vuoi anticipare ai lettori di Recensione Libro.it?

Sì, sto continuando a scrivere, ho tantissime cose da raccontare.

9. Qual è il romanzo che ti ha “rivoluzionato” la vita conducendoti alla scrittura?

Non c’è stato un libro in particolare, ma tutti quelli che ho letto e sono veramente tantissimi. Posso dire però che ci sono scrittori o scrittrici che mi piacciono più di altri. Leggere mi ha sempre suscitato grandi emozioni che ho cercato poi di trasformare in parole.

10. Quale libro non consiglieresti mai a nessuno?

Non saprei. Io ho letto di tutto e poi ho fatto le mie scelte, ma ognuno deve essere libero di leggere quello che vuole, anche se non ho esitato a suggerire la lettura di qualche libro che mi aveva particolarmente entusiasmato ai miei famigliari ed ai miei amici.

11. Adesso è arrivato il momento per porti da sola una domanda che nessuno ti ha mai fatto, ma a cui avresti sempre voluto rispondere…

La domanda è: “Perché vuoi che il tuo libro venga letto?”
La mia risposta è “Non perché voglio diventare “famosa”, non mi interessa, ma per due motivi il primo dei quali , il più importante, è per cercare di trasmettere agli altri, anche a coloro che non lo hanno ricevuto, l’amore che io ho avuto in dono e l’altro, molto ma molto più materiale ed umano è che vorrei vedere il libro dietro la vetrina di una grande libreria e dirmi: “Quello l’ho scritto io!”

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Recensione scritta da

Redazione - Recensione Libro.it