Recensione Libro.it intervista Alessandra Caselli autrice del libro L’investigaMao e altre favole

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Alessandra Caselli
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L'investigaMao e altre favoleIntervista a Alessandra Caselli

1. Dovendo riassumere in poche righe il senso del libro L’investigaMao e altre favole, cosa diresti?

Oltre che un divertente passatempo, uno degli scopi del libro è tramite la fantasia, lasciare messaggi importanti ai bambini, quali amicizia, amore e rispetto.

2. Da dove nasce l’idea di questo libro per spiegare ai bambini i valori della vita e l’importanza dell’amicizia?

L’idea del libro nasce dalle richieste di mio figlio di raccontargli le sue favole preferite, dove appunto il protagonista principale è sempre MAO, il peluche preferito fin da quando era piccolo piccolo e mentre scrivevo e in fase poi di rilettura dei racconti, mi sono resa conto che ho messo per iscritto ciò che cerco di insegnare a mio figlio Simon nella vita di tutti i giorni.

3. Cosa vorresti che i piccoli lettori riuscissero a comprendere leggendo queste storie? Quale segno vorresti lasciare in loro?

Vorrei che capissero quanto è importante l’amicizia, e avere degli amici su cui contare, quanto è importante l’amore per i genitori, per una ragazza o per un ragazzo, quanto è fondamentale il rispetto per gli altri. Vorrei che imparassero che per difendersi non servono mani, pugni, calci o peggio ancora armi, ma che perlopiù delle volte è fondamentale il dialogo. Vorrei che sapessero che se ognuno di noi mettesse del buono nella propria vita e in quella degli altri, vivremmo sicuramente in un mondo migliore.

4. Se Alessandra Caselli dovesse utilizzare tre aggettivi per definire L’investigaMao e altre favole, quali userebbe?

Divertente, educativo, piacevole da leggere.

5. Perché credi si debba leggere il tuo libro?

La mia idea iniziale, quando fantasticavo se fosse stato pubblicato, era di una mamma e il suo piccolo coricati a letto e prima di dormire, grazie ai miei racconti, potevano insieme volare con la fantasia in mondi fantastici facendosi accompagnare da un dolce gattino, cioè esattamente quello che facevo io, e che faccio tutt’ora con mio figlio. Momenti speciali di coccole e di amore tra mamma e figlio, momenti da rendere indelebili. Io non tutte le sere leggo le mie favole a Simon, anche perché forse le conosce quasi a memoria, ma anche se il libro è diverso, sono momenti solo nostri che spero che ricorderà con dolcezza quando sarà grande.

6. Hai nuovi progetti letterari? Stai scrivendo un nuovo libro? Puoi anticiparci qualcosa?

Sì, ho altri progetti letterari. Al momento, anche se a rilento perché la mia vita è abbastanza frenetica, sono ancora orientata sui libri per bambini, anche se non mi dispiacerebbe scrivere una sorta di mini autobiografia su… Gravidanza, maternità e tutto ciò che viene dopo…potrebbe essere un bel titolo..chissà magari un giorno.

7. Qual è il romanzo che hai letto e ti ha più colpito emotivamente in quest’ultimo anno?

Lavorando ed essendo fuori casa tutto il giorno, il mio unico momento di tranquillità per poter leggere è la sera dopo che Simon si è addormentato e spazio in diversi generi. Dal romanzo rosa al romanzo giallo, ma quelli che negli ultimi due anni circa mi piacciono di più, anche perché mi sento coinvolta, sono quelli che parlano di bambini. Intendiamoci, non manuali sulla cura e l’educazione del bambino, ma libri biografici di altre mamme. L’ultimo che ho letto è stato quello di Giada Sundas, Le mamme ribelli non hanno paura. Altro libro che ho adorato è quello di Chiara Cecilia Santamaria, dal titolo Quello che le mamme non dicono. Al momento invece sto leggendo il libro scritto a due mani dalla Pozzoli Family, ovvero Un figlio e ho detto tutto.

8. Quale libro non consiglieresti mai a nessuno?

Non credo di essere nella posizione di sconsigliare libri. Ognuno ha i suoi gusti e io non mi ritengo assolutamente un critico letterario, tutt’altro. Ciò che è bello per me, magari per un altro è noioso, quindi a ognuno il suo.

9. Adesso è arrivato il momento per porti da sola una domanda che nessuno ti ha mai fatto, ma a cui avresti sempre voluto rispondere…

Una domanda che nessuno mi ha mai fatto… Con il tuo libro speravi di diventare ricca e famosa? Sicuramente una domanda del genere, mi farebbe sorridere. L’investigamao non l’ho scritto con l’intento di diventare famosa, o di fare un mucchio di soldi, ma è nato come una sfida personale, del tipo ce la farò? Sarò in grado di realizzare qualcosa di solo mio e che tutti possano vederlo e leggerlo? Ebbene si, e sono convinta che se credi veramente in qualcosa puoi fare tutto. Quindi più che per soldi e fama, sono orgogliosa e fiera di ciò che ho realizzato, e questo a mio parere vale molto di più!

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Recensione scritta da

Redazione - Recensione Libro.it

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