Recensione Libro.it intervista Alfredo Poloniato autore del libro Le radici impossibili

Informazioni e curiosità su Alfredo Poloniato.
Alfredo Poloniato
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Intervista allo scrittore Alfredo Poloniato

1. Dovendo riassumere in poche righe il senso del libro Le radici impossibili, cosa diresti?

Volevo descrivere il senso di autodistruzione stesso del protagonista. La sua incapacità di amare, il rifiuto costante di stabilire legami solidi con qualcuno, l’incapacità di piantare solide radici in qualsiasi posto.

2. Da dove nasce l’ispirazione che ti ha portato a scrivere questo libro così immerso nella Storia ma anche ricco di emozioni individuali e personali?

In piccola parte dalla conoscenza del protagonista, per il resto dai racconti di altre persone dopo la morte del protagonista.

3. Cosa vorresti che il lettore riuscisse a comprendere leggendo il tuo libro?

Mi sono soffermato molto su certi aspetti psicologici quasi per lanciare un allarme. Se ci capita di incontrare persone con la stessa patologia possiamo far tesoro dell’esperienza descritta.

4. Se Alfredo Poloniato dovesse utilizzare tre aggettivi per definire Le radici impossibili, quali usebbe?

E’ un romanzo in parte avventuroso, abbastanza crudo, ma racchiude anche una triste storia d’amore.

5. Perché credi che si debba leggere il tuo libro?

Nella parte iniziale per non dimenticare cosa significava in quegli anni vivere nelle mie zone, in particolare in Istria. La seconda parte per gli stessi motivi descritti al punto 3.

6. Hai nuovi progetti in vista? Stai scrivendo un nuovo romanzo? Puoi anticiparci qualcosa?

Chi ha la passione della scrittura è sempre in attività, raccogliendo appunti ascoltando storie. Vorrei poter scrivere una storia ambientata nel mondo dello sport, del basket in particolare. Ci sto provando…

7. Qual è il romanzo che hai letto e ti ha più colpito emotivamente in quest’ultimo anno?

Credo che il romanzo “Alla cieca” di Claudio Magris sia il libro che mi ha colpito di più negli ultimi tempi.

8. Quale romanzo ti ha rivoluzionato la vita facendoti decidere di scrivere a tua volta?

Non è un solo romanzo ma le opere di due autori che ci hanno lasciato. Si tratta del friulano Carlo Sgorlon e dell’istriano Fulvio Tomizza. Nei loro libri, ambientati in queste terre, mi identifico pienamente.

9. Quale libro non consiglieresti mai a nessuno?

Non saprei proprio rispondere! Forse è un libro che devo ancora leggere…Tutte le letture fin qui fatte sono frutto di scelte, anche quelli che poi si sono rivelati brutti. E’ anche vero che abitualmente non seguo certi filoni o collane, come il fantasy o i libri per adolescenti ecc.

10. Adesso è arrivato il momento per porti da solo una domanda che nessuno ti ha mai fatto, ma a cui avresti sempre voluto rispondere…

Mi chiedo spesso perché io ed altri amici non abbiamo saputo aiutare Adriano, il protagonista principale della storia, lasciando che si distruggesse da solo.
Oggi penso che in realtà Adriano ci faceva “paura”. Lo abbiamo perfino evitato per timore che i suoi problemi diventassero la cartina tornasole dei nostri problemi. O che la sua malattia ci obbligasse a riflettere sulla stabilità delle nostre convinzioni.

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Redazione - Recensione Libro.it

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