Intervista Aaronne Colagrossi autore del libro “Megalodon 2040”

Intervista Colagrossi autore libro “Megalodon 2040”.
Aaronne Colagrossi
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La redazione del sito Recensione Libro.it intervista lo scrittore Aaronne Colagrossi autore del libro “Megalodon 2040”

1. Dovendo riassumere in poche righe il senso del tuo libro “Megalodon 2040”, cosa diresti?

La biotecnologia sembra voler essere la più grande rivoluzione della storia dell’uomo, ma siamo davvero in grado di gestire questo potere? Sinceramente credo di no. La natura è indomabile, nonostante la bramosia scientifica del genere umano. Questo è il nocciolo del libro.

2. Da dove nasce l’ispirazione che ti ha spinto a guardare al futuro mantenendo una visione alla realtà?

Nasce dal fatto che oggi abbiamo delle tecnologie molto potenti, ma ancora non abbastanza per gestire determinati processi scientifici. Forse tra un ventennio riusciremo a farlo. Così ho pensato di ambientare il romanzo in un futuro prossimo a noi, in un quadro geopolitico mondiale possibile. Non solo vi è anche uno scenario ambientale in cui i cambiamenti climatici continuano la loro azione, specialmente nelle aree polari.

3. Cosa vorresti che i lettori riuscissero a comprendere leggendo le tue parole? Quale segno vorresti lasciare in loro?

Il rispetto per il mondo della natura. Non possiamo continuare a stuprare il nostro sistema naturale. Soprattutto perché è un meccanismo diabolico che si ritorce contro di noi. Siamo noi quelli veramente in pericolo, non il pianeta. La Terra ha subito e subirà ancora sconvolgimenti planetari come estinzioni di massa. Il nostro mondo non è in pericolo, noi lo siamo.

4. C’è qualcosa che avresti voluto aggiungere al libro, quando lo hai letto dopo la pubblicazione?

No, assolutamente nulla. In realtà il progetto letterario era molto più ampio ma ho pensato di conservare molte idee per un possibile seguito che vorrei scrivere nel 2023.

5. Se dovessi utilizzare tre aggettivi per definire “Megalodon 2040”, quali useresti?

Adrenalinico, avventuroso, sbalorditivo.

6. Perché credi si debba leggere il tuo libro?

È un romanzo d’avventura sopra e sotto il mare, nel più ampio senso del termine, destinato al grande pubblico. Tuttavia vi sono tantissime nozioni scientifiche legate alla natura, al mondo animale e alla tecnologia sottomarina che saranno apprezzate dagli appassionati del genere.

7. Hai nuovi progetti? Stai scrivendo un nuovo romanzo? Puoi anticiparci qualcosa?

Certo. Sto scrivendo il seguito del romanzo storico Pirati Sotto Scacco (pubblicato nel 2018) e sto lavorando a un nuovo diario di viaggio prettamente geologico sull’Islanda, che ho visitato di recente in un lungo viaggio on the road di quasi 3.000 chilometri.

8. C’è una parte di questo libro che ami di più?

Le sequenze subacquee mi hanno emozionato, proprio nello scriverle. In molti mi hanno scritto di averle particolarmente apprezzate e di essere rimasti letteralmente incollati alle pagine durante la lettura.

9. Quali sono le difficoltà che hai incontrato, se ce ne sono state, nello scrivere questo libro?

È stato un lungo lavoro di quasi due anni su una storia molto complessa e articolata in varie parti. Non è stato semplice ma sono davvero soddisfatto, credo che Megalodon 2040, Inferno Blu Cobalto e L’Enigma del Pirata siano i romanzi più difficili ai quali ho lavorato sinora, ma il risultato è stato sorprendente, i lettori me ne hanno dato prova.

10. Tra i personaggi di questo romanzo ci sei anche tu?

Assolutamente sì. In tutti i miei romanzi ci sono pezzi di me. Ma oserei dire che in questo c’è moltissimo di me.

11. Cosa dovrebbe fare l’uomo per vivere in armonia con la natura senza cercare di gestirla o prevaricarla?

Purtroppo l’umiltà e un passo indietro sarebbero di primaria importanza. Ma il genere umano è sordo a determinati avvertimenti. La comunità scientifica si batte in tal senso. Ci sono anche moltissime associazioni ambientali di fama internazionale che cercano di “urlare” al mondo questi avvertimenti.

Molte nazioni si muovono verso certi standard di rispetto ambientale degni di nota. Ma ci sono parecchie nazioni che se ne infischiano, anche perché stanno vivendo la loro “era d’oro” dello sviluppo industriale e non intendono affatto fermarsi. Spero con tutto il cuore in un futuro migliore.

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Recensione scritta da

Redazione - Recensione Libro.it

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