Intervista lo scrittore Daniele Bianco autore del libro “Lo strabiliante zoo”

Intervista allo scrittore emergente Daniele Bianco.
Daniele Bianco
In questa pagina sono presenti link affiliati
Compra su amazon.it

La redazione del sito Recensione Libro.it intervista lo scrittore Daniele Bianco autore del libro “Lo strabiliante zoo”

Dovendo riassumere in poche righe il senso del tuo libro “Lo strabiliante zoo”, cosa diresti?

È la storia di una persona, la protagonista è una bambina ma poco importa l’età, che in un modo spaventoso e distorto trova la sua vera casa. O trova il proprio modo di esistere, con tutte le conseguenze del caso. Lei però è felice, come mai prima e mai più dopo. In sostanza, quello che ho voluto raccontare è la difficolta che spesso si incontra per trovare il proprio posticino nel mondo.

Da dove nasce l’ispirazione che ti ha indotto a raccontare una storia in cui bisogna saper cogliere la differenza tra bene e male?

Da alcuni terribili fatti di cronaca che raccontano di persone (bambini rapiti quando non addirittura la propria figlia) tenute prigioniere in cantine trasformate in abitazioni. Il carceriere, se così vogliamo definirlo, provava a suo modo affetto per questa persona, anche se ovviamente si trattava di una condizione disumana che nulla aveva a che fare con l’amore. Ma per il carceriere questa condizione di potere assoluto esercitato ai danni di un’altra persona era una forma di amore, fatto di cure e attenzioni. Proprio come lo percepisce la protagonista de Lo strabiliante zoo. Per questo la differenza tra bene e male diventa sottile, basta ribaltare la prospettiva.

Cosa vorresti che i lettori riuscissero a comprendere leggendo le tue parole? Quale segno vorresti lasciare in loro?

Penso ai miei libri come a un bel divertimento per me e per i miei lettori, non gli ho mai dato obiettivi, messaggi o contenuti che, nel caso dovessero averli, sono assolutamente secondari al puro piacere della lettura. Se ora e per sempre i miei lettori dovessero provare un brivido ogni volta che scenderanno in cantina… beh, per me sarebbe già un ottimo risultato!

C’è qualcosa che avresti voluto aggiungere al libro, quando lo hai letto dopo la pubblicazione?

No, sono soddisfatto. Alcune recensioni hanno evidenziato come nota negativa lo stile “imperfetto” della scrittura. È il diario di una bimba di dieci anni, sarebbe stato assurdo scriverlo in altro modo o nel modo che il pensiero scolastico considera “corretto”. Dunque non modificherei neanche lo stile che ho utilizzato. Sono contento e mi piace.

Se dovessi utilizzare tre aggettivi per definire “Lo strabiliante zoo”, quali useresti?

Inquietante, surreale, fiabesco.

Perché credi si debba leggere il tuo libro?

Perché è intrigante, scorrevole, spaventoso al punto giusto e fa riflettere sia grandi che piccini.

Qual è il libro che hai letto quest’anno che ti ha più colpito e consiglieresti?

Ho comprato solo alcune vecchie antologie di racconti del terrore, quelle che compro sempre e che adoro. Non ho letto nulla di nuovo, ma in alcune di queste raccolte si possono trovare alcuni racconti sconosciuti assolutamente deliziosi quindi consiglio di curiosare tra gli scaffali.

Adesso è il momento di porti una domanda che nessuno ti ha fatto ma a cui avresti sempre voluto rispondere.

Quali sono i tuoi tre racconti preferiti?

Harry di Rosemary Timperley. Il racconto di fantasmi perfetto sotto tutti i punti di vista. Ogni volta che ci penso mi vengono i brividi.

La Fine di Fredric Brown. La sintesi del suo talento per le narrazioni brevissime. Puro genio.

Qualsiasi racconto di Dino Buzzati, il mio scrittore preferito.

Condividi che fa bene

Recensione scritta da

Redazione - Recensione Libro.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.