Intervista scrittore Paolo Avanzi autore del libro “Racconti e allucinazioni”

Intervista scrittore Paolo Avanzi autore del libro “Racconti e allucinazioni”.
Paolo Avanzi
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La redazione del sito Recensione Libro.it intervista lo scrittore Paolo Avanzi autore del libro “Racconti e allucinazioni”

Dovendo riassumere in poche righe il senso del tuo libro “Racconti e allucinazioni”, cosa diresti?

Ogni persona ha almeno una storia importante che ne delinea i tratti salienti. Io ho cercato di rappresentare vicende che facessero emergere l’eccezionalità dei loro protagonisti. Uomini e donne che, per quanto stravaganti, non sono così lontani dalla realtà di tutti i giorni.
Sono le situazioni che noi viviamo a renderci unici e fuori dalla norma. La cosiddetta «follia» è una condizioni che in certi momenti della vita tocca un po’ tutti.

Da dove nasce l’ispirazione che ti ha portato a raccontare della complessità della psicologia umana?

Dalla mia esperienza personale, dai ricordi, da ciò che osservo. Cose che sono sotto gli occhi di tutti. Ciò che forse mi distingue è la capacità di portare alle estreme conseguenze certe situazioni che possono sembrare anche banali. Non c’è una logica che mi stimola alla creatività. C’è piuttosto la mia voglia di sperimentare, nella scrittura così come nella pittura e nella musica. Sono uno che non si accontenta, che vuole andare oltre.

Cosa vorresti che i lettori riuscissero a comprendere leggendo le tue parole? Quale segno vorresti lasciare in loro?

Le mie storie sono come dei traghetti in cui il lettore accedendo può fare un percorso. Mi piace dare la possibilità a chi mi legge di vivere altre realtà, altre vite. Credo sia un obiettivo a cui tendono quasi tutti gli scrittori. I racconti di questa mia raccolta sono nati come monologhi e quindi fatti per calare lo spettatore in vicende fuori dall’ordinario. Io spero che li legge provi la stessa emozione provata dagli spettatori che hanno assistito alla loro rappresentazione teatrale.

Cosa ti piace di più di ciò che hai scritto? Una frase, un concetto, l’ambientazione, un personaggio?

Sono attratto soprattutto dalla psicologia del personaggio che per affascinare il lettore deve avere una sua originale identità. I protagonisti delle mie storie sono spesso contraddittori e imprevedibili, aspetti che tengono desta l’attenzione del lettore. Mi piace sorprendere, ma all’interno di una trama che deve essere logica e credibile, per quanto straordinaria.

Perché pensi che i lettori debbano leggere il tuo libro?

Per vivere una esperienza di tipo teatrale, come hanno fatto gli attori e le attrici che hanno studiato questi monologhi per la loro messa in scena. Recitare un testo teatrale richiede uno impegno (non solo mnemonico) che va oltre la lettura. E se sono stati affascinati gli attori che si sono cimentati in questi miei testi, perché non dovrebbero esserlo i lettori con molto meno sforzo?

Se dovessi utilizzare tre aggettivi per definire “Racconti e allucinazioni”, quali useresti?

Suggestivo, stravagante, coinvolgente.

Quale libro hai letto quest’anno che ti ha maggiormente colpito e consiglieresti?

Nella mia rubrica radiofonica Kult news ogni settimana segnalo decine di novità letterarie. Per cui non è facile indicarne uno in particolari. Tra i contemporanei amo Stephen King per le sua capacità di coinvolgere ed emozionare in romanzi di notevole spessore. L’ultimo è Never Flinch – La lotteria degli innocenti.

Adesso è arrivato il momento di porti una domanda che nessuno ti ha mai fatto ma a cui avresti sempre voluto rispondere.

Una domanda che spesso mi pongo è: ciò che scrivo interesserà anche ai posteri? Una domanda a cui non so dare una risposta. Ma è una domanda che mi spinge a dare il meglio di me affinché i miei romanzi e racconti non siano considerati un giorno vecchi o superati. Occorre prendere spunto dal presente per offrire qualcosa di interessante che vada oltre la realtà contingente. Ed è una sfida che solo gli scrittori validi riescono a superare.

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Recensione scritta da

Redazione - Recensione Libro.it

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