Intervista regista Noemi Colitti

Intervista a Noemi Colitti regista del filmato il "Cantico dei Cantici".
Noemi Colitti
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La redazione del sito Recensione Libro.it intervista la regista del video il “Cantico dei Cantici” Noemi Colitti

1) Ci può raccontare come nasce l’idea che ha portato alla realizzazione del filmato il “Cantico dei Cantici”?

Ho collaborato per alcuni anni con un collettivo artistico che realizzava spettacoli unendo musica, arte, cultura e poesia, ne realizzammo uno incentrato sulla figura del pittore Ettore Roesler Franz e i suoi meravigliosi acquerelli di Roma Sparita. A questo evento ho conosciuto Francesco Roesler Franz a cui piacque molto questa idea che univa le poesie di Trilussa e la musica tradizionale romana, utilizzando come scenografie i quadri di Roma Sparita.

Io sono musicista ma mi occupavo anche delle scenografie e curavo i filmati che pubblicizzavano i nostri spettacoli. Pertanto Francesco, che aveva scritto il soggetto e la sceneggiatura per realizzare il documentario intitolato Ettore Roesler Franz e Roma Sparita, mi chiese se fossi stata interessata a realizzarlo insieme con lui. Ho letto la sceneggiatura che mi piacque e così accettai. Questo documentario è stato apprezzato dal pubblico così abbiamo deciso di proseguire la nostra collaborazione in un progetto finalizzato a rendere maggiormente conosciuti attraverso l’utilizzo del multimediale e dei social, artisti e opere non così conosciuti come meriterebbero. L’anno scorso è nata l’idea a Francesco di realizzare un filmato del Cantico dei Cantici.

2) Il testo utilizzato nel video è quello della nuova Bibbia pubblicata dalla casa editrice Einaudi che ha realizzato un’opera inedita in Italia: la Bibbia dai testi originali in ebraico, aramaico e greco. Cosa l’ha spinta a dare il suo contributo professionale a questo grande lavoro?

Questa nuova edizione della Bibbia pubblicata dalla casa editrice Einaudi è frutto di un lavoro molto complesso che è durato una quindicina di anni, in cui un gruppo di traduttori, coordinati dal monaco biblista Enzo Bianchi, ha tradotto in italiano i testi dalle lingue originali (ebraico, aramaico e greco) in forma letteraria.

Il vantaggio di questa traduzione è che il testo in italiano del Cantico è ora aderente a quello originario ebraico, risultando più fluido e poetico rispetto alle antecedenti traduzioni.
Inoltre, sottolineo che è un testo multi confessionale che può essere letto e apprezzato indifferentemente da un cristiano cattolico o da un ortodosso o da un protestante oppure da un ebreo.

3) L’obiettivo è dare la giusta visibilità ad artisti di spessore e a opere non sufficientemente valorizzate. Crede che in Italia non si dia abbastanza centralità a personaggi fondamentali per la cultura e l’arte? Se si, per quali motivi crede ci sia questo problema?

In Italia negli ultimi decenni c’è stato in generale una minore attenzione alla cultura, infatti solo a Roma hanno chiuso 260 librerie e un terzo delle edicole dei giornali, per non parlare delle continue chiusure di cinema e di teatri. Anche in televisione i programmi per aumentare gli ascolti si indirizzano su forme di spettacolo in cui la cultura è marginale se non addirittura inesistente. Per cui avverto la necessità di far qualcosa dando il mio contributo per cercare di cambiare questa triste situazione. Proprio la chiusura di tante librerie mi ha spinto a portare avanti un progetto non basato su carta stampata ma su supporti audio visivi.

4) Quali sono state le sue intenzioni personali riguardo a questo progetto costruito molto bene e con un taglio davvero interessante?

Le mie intenzioni sono soprattutto quelle di favorire la visione anche al pubblico di ragazzi e pertanto ho voluto utilizzare proprio per questo motivo le nuove tecnologie per rendere le bellissime immagini delle illustrazioni dei libri in movimento, come se fossero animate. Chiaramente questo tipo di elaborazione visiva è generalmente molto gradita dal pubblico giovanile.

5) Qual è stata l’accoglienza da parte del pubblico dopo già l’apprezzamento del documentario “Ettore Roesler Franz e Roma Sparita”?

L’apprezzamento è stato molto positivo e in alcuni casi addirittura entusiastico.
Questo mi ha enormemente riempito di gioia anche perché questo progetto, per come lo abbiamo concepito con Francesco Roesler Franz, non ha nessun fine di lucro, non avendo nessuna forma né di sostegno finanziario né di pubblicità. Il filmato è infatti fruibile gratuitamente su YouTube.
La molla che ci spinge è l’amore per l’arte e per la cultura per condividere con il pubblico i nostri interessi artistici finalizzati al progresso dell’umanità.

6) Quanto tempo ha impiegato per la sua realizzazione e quali sono stati, se ci sono stati, dei passaggi più impegnativi?

Tenga conto che io ho un lavoro che mi occupa per la maggior parte del tempo mentre questo lo considero come un hobby che mi ha impegnato durante il tempo libero per alcuni mesi.
La fase più complessa è stata quella del montaggio e della composizione della colonna sonora. Sono principalmente una musicista e dopo aver messo insieme le immagini e averne letto il testo stupendo mi sono recata nel vicino Oriente per assaporare lo spirito dei luoghi che venivano raccontati e ascoltarne la musica, che è molto diversa da quella occidentale sia nella struttura che nell’intento.

Ho preso in considerazione il Tarab, che è una forma peculiare di composizione, in cui un testo accompagna la musica. La sua peculiarità è di essere monodica, per cui una melodia singola si ripete incessantemente in maniera quasi ossessiva.
Questa musica nasce attraverso il canto religioso per cui, la reiterazione, in modo quasi estatico del canto è una necessità intrinseca. La musica reiterante a cui ho pensato e ho cercato di inserire nel filmato vuole sottolineare il rapimento estatico, quasi religioso dell’ amore così come è espresso nel testo.

7) Il filmato nasce da ispirazione, passione e un coinvolgimento intellettuale. Chi sente di dover ringraziare per questo successo?

E’ stato sicuramente un lavoro, in cui ho coordinato un team di amici ben amalgamato e coeso, con cui ho voluto costruire una squadra: Patrizia Casagrande e Andrea Rettagliati, i due attori protagonisti che leggono il testo, mi hanno risposto in maniera entusiastica, desiderosi di unirsi. Il tempo che abbiamo trascorso in sala di registrazione insieme anche ai ragazzi del coro è stata un’esperienza molto piacevole e ricordo i loro nomi: Laura Adamo, Silvia Guido, Ettore Iacobone e Alessandro Porri. Ringrazio Christian Valente di Absonant Studio per la registrazione delle voci.

8) Sente di essere completamente soddisfatta del lavoro o avrebbe fatto qualcosa diversamente?

Sono veramente molto soddisfatta e i complimenti che ricevo quotidianamente, che mi riempiono di gioia, lo confermano.

9) Vuole dedicare questo lavoro a qualcuno?

Sì, a mia madre.

Filmato della presentazione “Cantico dei Cantici”

Presentazione del “Cantico dei Cantici”: trasmissione di Arte 24 condotta da Daniele Nicosia sulla rete televisiva privata romana Rete Oro

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Recensione scritta da

Redazione - Recensione Libro.it

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