Intervista Roberta Gelsomino autrice del libro “Cupido nel mondo di Meta”

Intervista a Roberta Gelsomino autrice del libro “Cupido nel mondo di Meta”.
Roberta Gelsomino
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La redazione del sito Recensione Libro.it intervista la scrittrice Roberta Gelsomino autrice del libro “Cupido nel mondo di Meta”

Dovendo riassumere in poche righe il senso del tuo libro “Cupido nel mondo di Meta”, cosa diresti?

Un libro intimo, che parla d’amore. Non pretende di essere un successo editoriale, ma dà il là al poterne parlare. Che è ben diverso dal voler definire l’amore, cosa impossibile. Al limite ci si avvicina a comprendere cosa scatta nelle relazioni d’amore e quali stratagemmi adottare se si è coinvolti in legami disfunzionali, soprattutto in interazioni virtuali illusorie. In questi tempi iper stimolati dove come persone rischiamo di allontanarci dal nostro centro, è a mio avviso addirittura importante. A suo modo, è un testo prezioso.

Cosa vorresti che i lettori riuscissero a comprendere leggendo le tue parole? Quale segno vorresti lasciare in loro?

Che lo leggessero sapendo che l’autrice non si sente già una scrittrice ma una persona che ha una necessità riabilitativa di dire e di esprimere, i miei testi non vanno subiti, mi auguro sempre un uso interattivo in cui se su qualcosa non si sia concordi o se il testo abbia pecche di farmelo sapere. Idem se il testo piace, non sarebbe sgradita una recensione felice e sincera. Non voglio insegnare niente, io non faccio altro che condividere ciò che imparo tramite le persone. Vorrei a mia volta poter essere d’aiuto, specie se qualcuno sta vivendo relazioni illusorie e contatti virtuali strani.

C’è qualcosa che avresti voluto aggiungere al libro, quando lo hai letto dopo la pubblicazione?

Sì, forse delle considerazioni aggiuntive sul buon uso dei social e in generale il fattore internet. Sto imparando a sentirmi soggetto delle mie scelte, poiché si può scegliere anche di utilizzare Facebook senza subirlo come giocattolo: La sensazione di perdere tempo con tante persone e tanti commenti è attendibile ed è quella che ci fa capire di accumulare input e disperdere energie. Le sensazioni vanno ascoltate. Per quanto riguarda la dipendenza dai social media, avrei dovuto aggiungere ancora tanto e questo già rientra in un mio possibile libro futuro. Tutto sommato Cupido ha detto, e non poco sicuramente, in merito se non all’amore a distanza almeno alla mia esperienza personale.

Se dovessi utilizzare tre aggettivi per definire “Cupido nel mondo di Meta”, quali useresti?

Personale, viaggiatore, grato.

Perché credi si debba leggere il tuo libro?

È un libro che a mio parere non va mandato giù tutto assieme,va degustato coi propri tempi, e poi ripreso ancora. Ha la sua funzione, esporre dinamiche e aspetti di realtà da un processo di elaborazione. Nel libro si vanno a toccare passaggi, decisioni, e sono certa del fatto che colti gli aspetti impersonali se applicate certe strategie possono assolutamente essere di aiuto. L’esposizione del mio percorso è funzionale a parlare in termini di esperienza applicata e rivista. Anche gli amici che purtroppo muoiono e che non abbiamo vissuto oltre Facebook rappresenta un qualcosa da elaborare.

Qual è stata la prima frase che hai scritto per iniziare la realizzazione di quest’opera?

Quando ho deciso di realizzare questo libro, ho iniziato a scegliere con cura tra le mie poesie degli ultimi anni, pertanto tutto parte molto dalla poesia “Lost”: “Tutti chiamavano inferno quel bosco/mi addentrai per sfidarli/ ne uscii sporcata di terra/di seme/(…)”

Ci può raccontare qual è stata l’idea da cui sei partita per scrivere questo libro?

Guardando un mio dipinto che raffigura un tulipano nel prato. Inizialmente volevo chiamarlo Tulipani, poi Batticuori dal metaverso. I fiori significano molto nelle mie opere (sono innanzitutto una artista). I fiori sono simbolo d’amore ma sono anche dei veri e propri messaggi sessuali nel mondo di Madre Natura, si esibiscono, addirittura simulando di essere farfalle, cercano di essere attraenti. Perseverano al di là delle circostanze.

Ci sono delle parole a cui sei maggiormente legata di questo libro?

La poesia “I gelsomini” perché solo io conosco il passaggio che porta a scrivere quello stesso maggio 2021 questa poesia. Le poesie mi hanno veramente accompagnata. Se devo scegliere di estrarre delle parole, quelle della rivincita, della disillusione. Tengono una energia immensa dentro. Ma anche la tristezza nella poesia “Inverno”, dedicata a un amico suicida. E poi, Jimmy.

Come ti sei sentita quando hai concluso la stesura dell’opera?

Felicissima e commossa.

Ci racconti come vivi le tue relazioni in questo mondo iperconnesso?

Come accennato prima, per molto mi sono lasciata prendere dalle interazioni online, dedicandomi davvero a tutti. Ora vorrei dedicarmi a Roberta Gelsomino soprattutto. Potermi sentire libera di riposare da queste stimolazioni, che specialmente a noi sensibili alla lunga possono affaticare. Per me non è un sostituto della vita reale ma un ponte, un supporto che altrimenti non mi avrebbe fatto raggiungere beneficio anche mentale se non ci fosse stato. Sono contenta di fare nella mia vita le cose che amo fare!️

Altri progetti in fatto di libri?

Non annuncio progetti in quanto vedo che poi faccio altro. Una cosa però che ho capito per realizzarmi: Una cosa alla volta 😉

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Recensione scritta da

Redazione - Recensione Libro.it

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