Intervista scrittore Flavio Lucibello

Intervista autore Flavio Lucibello.
Flavio Lucibello
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La redazione del sito Recensione Libro.it intervista lo scrittore Flavio Lucibello autore del libro “Avelig, la donna del silenzio”

1. Dovendo riassumere in poche righe il senso del tuo libro “Avelig, la donna del silenzio”, cosa diresti?

Avelig è un viaggio dentro e fuori di noi: nel mare, nei ricordi, nelle relazioni che ci segnano. È una storia che intreccia avventura, poesia e riflessione, per raccontare come il silenzio e la memoria possano diventare bussola nella vita.

2. Da dove nasce l’ispirazione che ti ha portato a scrivere questo libro che parla di mare, di memoria e di salvaguardia dell’ambiente?

La spinta nasce da due amori: quello per il mare, che per me è casa e orizzonte, e quello per le persone che lo hanno condiviso con me. Ho voluto trasformare esperienze vissute, emozioni autentiche e il ricordo di un amico speciale in una narrazione che, al tempo stesso, lancia un messaggio: proteggere ciò che amiamo, dal mare all’ambiente, è un dovere e una necessità.

3. Cosa vorresti che i lettori riuscissero a comprendere leggendo le tue parole? Quale segno vorresti lasciare in loro?

Vorrei che restasse l’eco di una consapevolezza: nulla è scontato, né la bellezza del mare né la forza dei legami umani. Mi piacerebbe che, chiudendo il libro, il lettore sentisse un piccolo moto di gratitudine e la voglia di custodire e difendere ciò che conta.

4. Cosa ti piace di più di ciò che hai scritto? Una frase in particolare, un concetto, l’ambiente, una sensazione, un personaggio?

Mi porto nel cuore l’atmosfera sospesa che ho cercato di creare: quel dialogo continuo tra mare e silenzio, tra presente e memoria. Ma forse, più di tutto, il personaggio di Avelig stessa: una donna enigmatica, fragile e forte insieme, che incarna le contraddizioni e la resilienza che ognuno di noi porta dentro.

5. Perché pensi che i lettori debbano leggere il tuo libro?

Perché parla di noi, anche quando sembra raccontare altro. È una storia che invita a fermarsi, respirare, ascoltare il silenzio e lasciarsi guidare dalle emozioni. Credo che oggi ci sia bisogno di libri che ci aiutino a rallentare e a riconnetterci con la natura e con noi stessi.

6. Se dovessi utilizzare tre aggettivi per definire “Avelig, la donna del silenzio”, quali useresti?

Poetico, intenso, marino.

7. Quale romanzo hai letto quest’anno che ti ha maggiormente colpito e consiglieresti?

Quest’anno, tra gli altri, ho letto per la seconda volta due libri molto diversi tra loro, ma entrambi intensi e significativi. “La variante Lüneburg” di Paolo Maurensig mi ha colpito per la sua agghiacciante attualità: un romanzo che scava nei meccanismi della memoria storica e ci costringe a confrontarci con le ombre del passato, che purtroppo continuano a riverberarsi nel nostro presente. È un testo che ci ricorda quanto la cultura e la consapevolezza siano strumenti fondamentali per non ripetere gli errori più tragici della storia.

Il secondo è “I libri della tempesta” di Jorge Molist, un’autentica epopea di mare ambientata alla fine del ’500: un intreccio di avventure, passioni e sfide in un contesto storico affascinante, che restituisce tutta la forza e la grandezza del mare come protagonista. È un romanzo di mare e di avventura, ma anche di libri: racconta infatti la nascita della stampa e la diffusione del sapere. Mi ha emozionato perché la navigazione vi appare non solo come esperienza fisica, ma anche come viaggio dell’anima, un po’ quello che ho cercato di raccontare anch’io in “Avelig, la donna del silenzio”.

8. Adesso è arrivato il momento di porti una domanda che nessuno ti ha mai fatto ma a cui avresti sempre voluto rispondere.

Forse la domanda sarebbe: “Per chi scrivi davvero?”. E la risposta è semplice: scrivo per me, perché non potrei farne a meno, e per chiunque abbia voglia di lasciarsi trasportare in un altrove dove il mare, la montagna, gli animali, la natura e la memoria diventano la stessa cosa.

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Recensione scritta da

Redazione - Recensione Libro.it

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