La redazione del sito Recensione Libro.it intervista lo scrittore Roberto Blandino

Intervista a Roberto Blandino.
Roberto Blandino
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Intervista all’autore Roberto Blandino

1. Dovendo riassumere in poche righe il senso del tuo libro I custodi del cigno, cosa diresti?

Direi che l’apparenza inganna, molto spesso. Condurre per mano il lettore in vicoli apparentemente ciechi, non è altro che una metafora della vita. In verità vi è sempre una soluzione, una via d’uscita. Bisogna però abbandonare paradigmi e luoghi comuni, rinunciare a ciò che si sa o si crede di sapere. Solo così si avrà una visione lucida d’insieme di ciò che stiamo affrontando.

2. Da dove nasce l’ispirazione per questo libro in cui il mistero è il vero protagonista?

Nasce da un’infinità di persone, luoghi e situazioni che fanno parte della mia vita. Anche interiore ed emotiva. Ogni pezzetto, anche il più piccolo e apparentemente marginale, è comunque parte di me e, per transfer, del lettore. In fondo, non esiste piacere più genuinamente narcisistico di creare mondi alternativi, “semplicemente” immaginandoli, per poi farli abitare da nostri alter ego. In pratica, possiamo essere noi stessi. Liberi, finalmente.

3. Cosa vorresti che i lettori riuscissero a comprendere leggendo le tue parole? Quale segno vorresti lasciare in loro?

Innanzitutto mi piace pensare che si divertino, che possano girare l’interruttore e staccare la spina per qualche ora. Rilassarsi con un libro, si spera un buon libro, è un piacere. Contribuire a quel piacere è una ricompensa impagabile per me. Per tutto il resto, c’è Mastercard… In seconda battuta mi piacerebbe che, oltre all’emozione della storia in sé, i miei lettori abbiano anche degli spunti di riflessione, di approfondimento. Nei miei libri vi sono moltissimi rimandi a varie correnti umanistiche e di pensiero, anche se di modesta portata: storia, religione, archeologia, misticismo, esoterismo, filosofia, scienze naturali… Credo che ognuno possa trovare tramite essi un filo da seguire, per percorrere la propria strada. Ecco cosa spero di raggiungere con i miei libri.

4. C’è qualcosa che avresti voluto aggiungere al libro, quando lo hai letto dopo la pubblicazione?

Inevitabilmente, uno scrittore non è mai pienamente soddisfatto della sua opera, forse perché, come uomo, egli è in continua evoluzione e così la sua… arte… Nel mio piccolo sono affetto dalla stessa “patologia”. C’è sempre qualcosa che vorrei aggiungere, cambiare, puntualizzare. Ma occorre misura, come in ogni cosa. Prima o poi occorre mettere un punto fermo. Semmai capitalizzo le imperfezioni e ne faccio tesoro per la mia attività futura di scrittore. In pratica cerco di progredire, non di essere perfetto.

5. Se Roberto Blandino dovesse utilizzare tre aggettivi per definire I custodi del cigno, quali userebbe?

Sorprendente, coinvolgente, imprevedibile.

6. Perché credi si debba leggere il tuo libro?

Come io sento il bisogno di scrivere, seguendo un moto propulsivo interiore a cui devo dare sfogo, allo stesso modo un lettore deve leggere. Che poi i due istinti trovino un matrimonio ideale nei miei libri, è frutto di un insieme di fattori: casualità, fortuna, desiderio, promozione, dialogo, confronto, spontaneità e pianificazione… tutto concorre a far incontrare scrittore e lettore. In definitiva, i miei libri sono indirizzati a coloro che amano un certo tipo di libri che trattano il mistero e l’ignoto come maestri da conoscere e non come nemici da combattere. Chi ha preso coscienza delle tenebre, in senso ampio, e le ha accettate per ciò che sono, è un candidato ideale a diventare un mio lettore.

7. Hai nuovi progetti? Stai scrivendo un nuovo romanzo? Puoi anticiparci qualcosa?

Ho quasi ultimato il prossimo romanzo con protagonista Gabriel Delacroix, e sarà in qualche modo collegato a I custodi del cigno, e chiuderà un ciclo. Intendo continuare a scrivere romanzi con Gabriel, ma ho in mente anche altri progetti. Raccolte di racconti e romanzi, sempre muovendomi nei diafani confini del mistero, del paranormale e del thriller/horror. Ho solo bisogno di tempo per svilupparli, ma sono sicuro che i miei lettori non ne resteranno delusi.

8. Qual è il libro che hai letto e ti ha più colpito emotivamente in quest’ultimo anno?

In realtà, in questo periodo sto leggendo molti libri di fisica e astrofisica, così come di storia dell’Arte. Argomenti che mi affascinano. Cerco sempre di andare oltre le apparenze e di trovare un filo conduttore tra tutte le materie che indago, perché uno dei mali del mondo, oltre all’ignoranza, è senz’altro il percepire le cose separate tra loro, quando, in realtà, tutto è legato a tutto il resto, anche se in modo sovente non manifesto.

9. Quale libro non consiglieresti mai a nessuno?

Un qualsiasi libro che inneggi all’odio, alla chiusura mentale, alla stupidità o all’aridità emotiva, oppure dia dei dogmi da seguire. Sono per la libertà di pensiero, per le infinite strade che un uomo può percorrere.

10. Adesso è arrivato il momento per porti da solo una domanda che nessuno ti ha mai fatto, ma a cui avresti sempre voluto rispondere…

Roberto, cosa vorresti fare da grande? Non lo so ancora, ci penserò quando sarò cresciuto…

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Recensione scritta da

Redazione - Recensione Libro.it

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